Contatti

Nuovo incarico per Oreste Pollicino

, di Barbara Orlando
Il giurista Bocconi nominato Coordinatore del Comitato Data Governance e AI Compliance: “Serve un’architettura dei diritti nella società degli algoritmi”

È Oreste Pollicino, costituzionalista di Bocconi e tra i massimi esperti europei di diritto e intelligenza artificiale, il nuovo Coordinatore del Comitato Data Governance e AI Compliance (voluto dalla Scuola di Politiche Economiche e sociali), l’organismo tecnico, presieduto da Valerio De Luca, che si prefigge di supportare l’attuazione dell’AI Act europeo in Italia. 

“La vera sfida non è solo regolamentare l’IA”, commenta Oreste Pollicino, “ma costruire un’architettura della fiducia. Una governance capace di assicurare trasparenza, accountability e tutela effettiva dei diritti, anche in presenza di sistemi algoritmici opachi e potenzialmente invasivi.” Secondo il professore, è tempo di andare oltre la dicotomia tra innovazione e diritti: “Il vero progresso è quello che riesce a conciliarli.”

Laureato con lode a Messina e formatosi tra Bologna, Bruges e Oxford, Pollicino è Professore ordinario di Diritto costituzionale e Regolazione dell’Intelligenza Artificiale in Bocconi, dove dirige anche l’LL.M. in Law of Technology and Automated Systems. A Bruxelles presiede il DICOPO – Centre on Digital Constitutionalism and Policy ed è uno dei pochi italiani presenti nel Plenary dell’UE per il primo Codice di condotta per l’IA di uso generale. 

“Ci aspetta un passaggio delicatissimo”, osserva, “perché l’AI Act, al netto delle sue ambizioni, sarà efficace solo se riusciremo a costruire un ecosistema in cui le norme non restano lettera morta. E questo passa anche dalla capacità delle istituzioni di dialogare con imprese, accademia e società civile.”

Nel suo recente libro scritto con Pietro Dunn, Intelligenza artificiale e democrazia (Bocconi University Press), affronta il tema dell’IA non solo come questione giuridico-tecnica, ma come banco di prova per la tenuta dei nostri valori costituzionali. “L’intelligenza artificiale mette sotto stress concetti fondamentali come l’eguaglianza, la libertà d’espressione, la protezione dei dati. Per questo”, conclude Pollicino, “Il diritto deve tornare a essere una forza generativa, capace di orientare le trasformazioni in corso.”