Perche' dobbiamo fare ricerca d'impatto
Fare ricerca, buona ricerca, non basta. Occorre che la ricerca sia d'impatto e che possa essere utile a sostenere le strategie e le decisioni dei policymaker e dei manager. In Bocconi ne siamo convinti e per stimolare la produzione di ricerca rilevante sia per la comunità scientifica sia per la società abbiamo istituito il Research Impact Awards. Tre i vincitori della seconda edizione: Carlo Favero, Alfonso Gambardella e Giuseppe Soda rispettivamente per i loro articoli su eurobond, open innovation e ruolo dei network informali nella performance dei manager.
La buona ricerca scientifica necessita anche di buona divulgazione, capace di far nascere dibattiti e riflessioni e stimolare al dialogo tra loro mondo accademico, politica, business e società civile. Tanto più in un momento storico caratterizzato da crescente incertezza a livello economico e geopolitico, un'istituzione come la Bocconi, attiva nella ricerca nelle scienze sociali, è quindi chiamata a dare un contributo costruttivo, di metodo e di merito, ai processi decisionali della politica e delle imprese.
Anche da qui nasce Brewe, Bocconi Research for Europe and the World Economy, la nuova iniziativa che verrà inaugurata il 13 marzo con un evento che mette al centro la globalizzazione e le nuove sfide per l'Europa. Un tema di estrema attualità, non solo per la ricorrenza del 60esimo anniversario della firma del Trattato di Roma. Le risposte che nei prossimi anni verranno date alla crisi d'identità europea che stiamo vivendo ci coinvolgeranno tutti come cittadini ancor prima che come studiosi. Un tema, quello del futuro dell'Europa, che deve quindi essere affrontato con metodo scientifico per non farsi travolgere da paure, populismi e post verità. Un tema al cui dibattito dobbiamo contribuire insieme.