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A Maristella Botticini il 2012 National Jewish Book Award

Nella categoria "scholarship" per il libro con Zvi Eckstein "I pochi eletti"

Maristella Botticini, docente del dipartimento di Economia e direttore del centro di ricerca IGIER, ha vinto il 62° National Jewish Book Award nella categoria "scholarship" per il libro The Chosen Few: How Education Shaped Jewish History, 70-1492 (Princeton University Press), scritto con Zvi Eckstein della Tel Aviv University e tradotto in Italia da Egea (I pochi eletti. Il ruolo dell'istruzione nella storia degli ebrei, 70-1492).

Il più antico e prestigioso premio nordamericano per la letteratura ebraica, il National Jewish Book Award viene assegnato ogni anno dal Jewish Book Council di New York in varie categorie. I vincitori delle edizioni passate includono Salo Baron, Bernard Lewis, Shlomo Dov Goitein, Michael Oren, Amos Oz, Chaim Potok, Philip Roth, A. B. Yehoshua, ed Elie Wiesel. Nella motivazione, la giuria ha spiegato che il premio è stato assegnato a The Chosen Few perché "il libro, scritto benissimo, unisce economia e storia in modo affascinante e appassionante".

Per capire lo spirito del libro, Maristella Botticini suggerisce di utilizzare due preziosi strumenti: una lente di ingrandimento e un telescopio. Con la lente di ingrandimento, si indossano i panni dello storico, che concentrandosi su un'area geografica e un'epoca, legge con infinita pazienza manoscritti e fonti storiche, e grazie a questo lavoro accurato traccia la traiettoria storica degli ebrei vissuti in quel luogo ed epoca. Mille storici dotati della stessa lente di ingrandimento offriranno una descrizione minuziosa e accurata della storia degli ebrei in centinaia di luoghi attraverso le varie epoche storiche. Con il telescopio, si indossano i panni dell'economista, che prima unendo - come i tasselli di un puzzle - le descrizioni accurate degli storici, crea un quadro completo che raffigura la storia economica e demografica degli ebrei su 15 secoli, e poi usando il "telescopio" dell'analisi economica, dà una nuova risposta a una delle domande centrali che riguardano la storia ebraica: "Perché gli ebrei sono una popolazione relativamente piccola da un punto di vista demografico, ma allo stesso tempo specializzata nelle professioni più di talento , quali l'imprenditoria, la finanza, la professione medica o legale, la ricerca scientifica, la letteratura e le arti?