Verso l'Expo2015
Quale sarà il ruolo che le Ict possono giocare nel successo dell'importante opportunità nazionale di innovazione, visibilità e contributo all'economia rappresentata dall'Expo 2015? In prima istanza, per lo svolgimento dei 6 mesi di manifestazione, con 21 milioni di visitatori previsti, sia all'interno dei quartieri fieristici, sia sul territorio allargato che farà da nido per l'Expo. In secondo luogo, per il funzionamento dell'azienda Expo2015, azienda start-up "anomala", che presenta le normali esigenze di Ict per la pianificazione e gestione attuale e per la gestione delle operations specifiche dell'evento fieristico, che saranno più concentrate in quei sei mesi.
È interessante riflettere sul primo punto. In questi due anni la fantasia dei futurologi si è data un gran da fare nel pensare ad impieghi delle Ict molto suggestive e accattivanti dell'immaginario collettivo, ma poco è stato fatto in modo più concreto, per immaginare come condurre i visitatori italiani (il 70% circa secondo le stime), europei, asiatici, americani o africani che "sbarcheranno" negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie o alle barriere autostradali e da lì inizieranno un'avventura per le strade milanesi e lombarde, fatta di trasporto pubblico o privato, di ospitalità, di assistenza sanitaria, di sicurezza personale, di entertainment, oltre, ovviamente, alla "navigazione" personale all'interno dei quartieri dell'Expo. E in queste situazioni essi esprimeranno bisogni molto differenti (privati o visitatori professionali), anche in funzione della lingua e della cultura di cui saranno portatori. È facile immaginare quale ruolo giocherà l'informazione mobile (su traffico, trasporti, hotel, pronto soccorso), la capacità di effettuare transazioni online via cellulare o WiFi pubblici (pagamenti, ordini, prenotazioni), la possibilità di disporre di contenuti digitali al bisogno, facilmente accessibili e comprensibili (tv, video, mappe). Ed è facile immaginare come la visitor experience potrebbe forse essere ben più positiva se tutto ciò fosse a disposizione e personalizzato (per lingua, cultura, religione, età), rispetto all'aver potuto osservare una grande olografia colorata dei personaggi famosi italiani. Non si nega la suggestione importante che le olografie o le pareti cangianti degli edifici (e altre "street Ict applications") potrebbero generare nel visitatore, ma si vuole evidenziare il problema delle priorità delle applicazioni Ict, di quelle a supporto delle "condizioni igieniche", della dovuta diligenza e del rispetto del visitatore, senza le quali difficilmente si potrebbe generare un'esperienza di visita outstanding. Con questo spirito è stato chiesto ad alcuni direttori Ict di aziende del territorio di commentare l'avvicinarsi dell'Expo 2015. Per Enrico Frascari, cio di Expo 2015 Spa: "Il progetto di Expo 2015 si sviluppa su soluzioni per la gestione della società Expo 2015 Spa, per la gestione del polo espositivo e dell'evento, per il web e la rete, per il progetto di innovazione tecnologica. In particolare il progetto web è impostato su sei periodi fino all'evento: comunicare l'Expo; promuovere l'organizzazione e il tema guida ("nutrire il pianeta, energia per la vita"); coinvolgere gli stakeholder; vendere l'evento e le attività collaterali; gestire la rete e il web a supporto dell'evento; mitizzare il post evento a testimonianza di quanto avvenuto". Sul fronte dei trasporti, il parere di Fabio Degli Esposti, cio di Sea Aeroporti, è che "applicazioni concrete di tecnologie quali l'Rfid, il WiFi, il 2D bar code, il biometrico, caratterizzano un filone progettuale ormai in progress. L'aeroporto diventa un luogo di esperienza supportata dalla tecnologia per garantire a chi arriva a Milano di essere immediatamente on-line con il territorio, sia per i servizi, sia per i contenuti che l'Expo vorrà esprimere e diffondere". Roberto Andreoli, cio di Atm, sottolinea inoltre come "l'obiettivo per l'Expo è di migliorare la qualità del viaggio, dalla programmazione fino alla destinazione: ad esempio con la costruzione della nuova sala operativa delle linee metropolitane, le soluzioni innovative per la fruibilità semplice e tempestiva delle informazioni sulla mobilità integrata su tutto il territorio, dal trasporto pubblico, al traffico privato, ai cantieri, agli Ecopass, ai parcheggi". Sempre sul fronte dei servizi, la spinta data dall'Expo a progetti innovativi è forte, come sottolinea Paolo Manzoni, direttore Ict di A2A: "Il gruppo coglie l'occasione di Expo 2015 come incentivo ad accelerare i programmi di innovazione in corso nel campo delle nuove applicazioni informatiche sui servizi self service, sull'efficienza energetica e sul controllo della rete di distribuzione, sull' e-moving per sperimentare l'utilizzo di auto a trazione elettrica". Infine, per Ernesto Bonfanti, direttore centrale Ict del gruppo Fiera Milano, "l'Expo può essere pensato con logiche di social networking, attorno al grande evento fisico espositivo. Le Ict possono supportare la filiera fieristica, migliorando l'efficienza delle operations interne al polo espositivo ed esterne, in ottica di sistema con i servizi del territorio e ampliare il ciclo esperienziale dei visitatori dal pre-fiera all' in-fiera, rendendo la visita un'esperienza, e infine al post-fiera, diffondendo i contenuti stessi e agevolando le relazioni sociali e di business".