Costruire il futuro, insieme
Non serve voltarsi indietro per capire chi siamo. Lo si capisce da come guardiamo avanti. Il futuro, per la Bocconi, non è un orizzonte lontano: è un lavoro quotidiano, un progetto collettivo che si nutre di conoscenza, curiosità e responsabilità.
Essere università oggi significa non limitarsi a osservare il cambiamento, ma contribuire a orientarlo. Significa formare persone capaci di leggere la complessità, di usare la tecnologia con senso critico, di creare valore condiviso. Significa fare ricerca che non si chiude nelle discipline, ma dialoga con la società e ne affronta le sfide – economiche, ambientali, democratiche, etiche.
Questo è lo spirito con cui abbiamo costruito il Piano Strategico 2026–2030: una visione che nasce dall’ascolto e dal confronto, e che guarda a un’università sempre più aperta, internazionale, inclusiva. Un’università che non misura il proprio impatto solo nei ranking o nei numeri, ma nella capacità di generare idee, fiducia e opportunità.
In questo percorso, la comunità Bocconi è la nostra forza più grande. Non solo quella che vive ogni giorno il campus, ma anche quella che porta nel mondo il nostro modo di pensare e di agire. La prima reunion globale, l’Homecoming, è stata un segno concreto di questa energia: non un ritorno al passato, ma un passo in avanti. Migliaia di persone che si sono ritrovate per immaginare insieme il futuro, per dire “ci siamo, e vogliamo contribuire”.
Chiudiamo il 2025 senza bilanci, ma con uno sguardo lucido e fiducioso. Sappiamo che il cambiamento non è qualcosa che si subisce: è qualcosa che si costruisce. E la Bocconi continuerà a farlo come ha sempre fatto — con il rigore della ricerca, la forza delle idee e il valore delle persone.
Il futuro, come sempre, lo costruiamo insieme.