Venture philanthropy
L'annuncio di Mark Zuckerberg e della moglie Priscilla Chan di aver pianificato la donazione del 99% delle loro azioni di Facebook, nell'arco di tutta la vita, con l'obiettivo di aumentare il potenziale umano e promuovere l'uguaglianza ha destato scalpore e ha rimesso al centro della discussione il tema della filantropia. Zuckerberg e Chan hanno già dichiarato in quali aree di investimento intendono operare: apprendimento personalizzato, cura delle malattie, collegamento tra le persone e costruzione di comunità forti. Ciò attraverso la creazione della Chan Zuckerberg Initiative Llc (limited liability company, una forma specifica di società a responsabilità limitata tipica degli Stati Uniti, in Italia non esiste una forma simile). Il creatore di Facebook sostiene che «utilizzando una Llc invece di una fondazione tradizionale, non riceviamo alcun beneficio fiscale... ma guadagniamo la flessibilità necessaria ad attuare in modo più efficace la nostra missione. E proprio come succede a tutti gli altri, pagheremo plusvalenze quando le nostre azioni saranno vendute dalla Llc. ... Tutto questo ci consente di finanziare organizzazioni senza scopo di lucro, realizzando investimenti privati e partecipando ai dibattiti politici, con l'obiettivo di generare un impatto positivo in aree in cui è richiesto un intervento».
Al di là delle critiche che ha suscitato la formula scelta, il progetto filantropico di Mr. Facebook porta alla ribalta un movimento sociale – essenzialmente presente in Usa – impegnato a ripensare il no profit, l'impegno solidale, collaborativo e comunitario. La nuova filantropia ripropone – come aveva fatto per esempio Olivetti nel secondo dopoguerra – innanzitutto una cultura diversa in cui l'azienda, l'economia, il diritto e la tecnologia interagiscono alla ricerca dell'innovazione per il cambiamento sociale e non solo per i profitti. Diversamente dal passato è attenta all'impatto sociale e ambientale, quindi quasi una filantropia strategica che ha voglia di avere un reale impatto per cambiare veramente le cose, che diventa venture philanthropy se i progetti finanziati sono anche capaci di reggersi e di essere sostenibili.
Secondo Business insider Zuckerberg è balzato al 13esimo posto della classifica dei
filantropi con 6,5 miliardi di dollari, dove al primo posto c'è Bill Gates con 27 miliardi donati. Tali dati non rendono giustizia al fenomeno filantropico statunitense che ha dimensioni molto più ampie. Negli Usa le donazioni arrivano a 300 miliardi di dollari l'anno, in Italia si parla di 1 miliardo di euro circa (fonte: Fondazione Cariplo 2015), ma non è questo il problema: la vera differenza è che non ci sono imprese e fondazioni abbastanza grandi costituite da privati che mettono a sistema le attività filantropiche, al contrario vi è una forte dispersione di risorse che è il grande problema.