Un nuovo mestiere contro le frodi
Non passa giorno senza che le pagine delle testate giornalistiche economiche mondiali forniscano notizia di frodi perpetrate da operatori dell'industria, della finanza, dei servizi come pure della pubblica amministrazione.
Da una ricerca effettuata dall'Acfe (Associaton of Certified Fraud Examiners) dal 2008 al 2009 in 106 paesi emerge che le aziende hanno subito danni provocati da frodi per un importo pari al 5% del loro fatturato, con una perdita globale stimata in più di 2,9 miliardi di dollari. Poiché è noto che non tutti i casi di frode sono scoperti o portati alla luce nella loro globalità e non tutti gli illeciti denunciati rientrano nelle statistiche redatte di enti e associazioni, appare chiaro che i valori riportati, pur rilevanti nel loro ammontare, risultino di molto sottostimati. In breve, trascurando gli ineliminabili limiti degli studi e delle indagini sul tema, è indubbio che i cosiddetti white collar crimes siano eventi alquanto significativi.Nonostante le frodi in ambito economico esistano da tempo immemore, quanto sopra ha contribuito ultimamente ad aumentare la sensibilità della pubblica opinione, della comunità economica e dei legislatori verso il fenomeno incrementando fortemente la domanda di esperti (i forensic accountants e i fraud auditors) in grado non solo di condurre sofisticate indagini sui crimini economici perpetrati, ma anche di guidare le imprese nell'implementazione di sistemi di controllo adeguati alla prevenzione del fenomeno. Le professionalità richieste dalle aziende e sottese alle recenti disposizioni di legge in tema di governance e di controllo interno sono particolarmente complesse, articolate e (soprattutto) di tipo interdisciplinare, coprendo competenze che spaziano dall'economia aziendale al diritto, dalla criminologia all'informatica.Si è notato, però, che a fronte di una domanda in fortissima crescita da parte del mercato del lavoro di soggetti dotati di tali competenze, l'offerta presente risulta particolarmente scarsa e ciò anche a motivo del fatto che, come testimoniano studi e ricerche pubblicate a partire dal 2003 su riviste quali Issue in Accounting Education, Advances in Accounting Education, Journal of the Academy of Business Education, nel mondo le università non hanno sviluppato percorsi di studi deputati alla preparazione di tali forze. Basti pensare che prima del 2002 solo 19 atenei offrivano corsi specializzati in fraud auditing ed in forensic accounting; il numero è ora salito a circa 300 (tra cui la Bocconi, che dal 2005 propone un corso opzionale specialistico in forensic accounting, fraud auditing and litigation). Educare alla multidisciplinarità, allo scetticismo professionale, come pure sviluppare la sensibilità agli indicatori di rischio di frode, contribuirà certamente a preparare nuovi professionisti in grado di contrastare più efficacemente ed a minor costo il fenomeno della criminalità economica; è pertanto indubbio che quanto le università stanno iniziando a fornire sarà, nel tempo, ben più incisivo nella lotta al white collar crime di qualsivoglia legge, norma o specifico regolamento.