Un mare di sperimentazione a Milano
Unire innovazione culturale, inclusione sociale e rigenerazione urbana. È la mission di mare culturale urbano, il centro di produzione artistica attivo nella zona ovest di Milano che il 21 giugno inaugurerà una stagione estiva di appuntamenti presso la Cascina Torrette di Trenno. Qui dopo gli interventi di restauro conservativo si trovano un coworking, una cucina popolare con birreria artigianale, sale prove musicali, spazi per la formazione, ambienti per eventi privati e un cortile comune, nuovo punto di aggregazione che al quartiere mancava. Nel 2018 si aggiungerà un secondo spazio di produzione artistica e culturale in Via Novara 75, non lontano dallo Stadio San Siro. "mare culturale urbano intende la cultura come leva di sviluppo della comunità", spiega Ilaria Morganti, docente del corso ACME di Theatre Festivals And Live Performances, che per mare culturale urbano cura l'area Ricerca & Sviluppo. "Non si tratta di un'associazione e nemmeno di una fondazione, ma di un'impresa sociale che ha scelto di essere tale per rimarcare un modo diverso d'intendere la cultura".
Tra i principi guida dello sviluppo sostenibile di mare culturale urbano vi sono la scelta di ridurre la dipendenza dal contributo pubblico, la diversificazione delle fonti di ricavo, la complementarietà fra attività caratteristiche e non. I benchmark sono tutti internazionali, dal Centquatre di Parigi al Village Underground di Londra. "È un'esperienza innovativa per la concezione del progetto, la relazione con il territorio, gli aspetti gestionali, le forme di produzione artistica che prevedono un lavoro di co-progettazione con la comunità". Bocconi, e in particolare il Centro ASK, fa parte della rete di istituzioni attivata da mare culturale urbano. "La nostra esperienza si nutre anche della ricerca universitaria e del contatto con il mondo degli studenti. E l'Università, grazie alla relazione con un operatore come il nostro, può dare maggiore spazio a riflessioni sulle pratiche culturali".