Turismo. Serve un sistema
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Magda Antonioli |
Nel turismo l'organizzazione vince sempre sulla disorganicità, a dispetto dei vantaggi che un territorio può avere in termini di attrattività, e il turismo italiano paga l'incapacità di fare sistema soprattutto nella valorizzazione dei beni culturali e nello sfruttamento delle tecnologie informatiche. I beni culturali di cui è ricca l'Italia devono essere connessi al sistema di accoglienza della destinazione in cui sono collocati, e questo spesso non avviene. Ci si deve inoltre porre l'obiettivo di realizzare un sistema organizzativo tra poli culturali, una sorta di network capace di sviluppare una competitività di sistema, in cui cooperazione e competizione possano convivere. Per quanto riguarda le tecnologie, il ruolo che il prossimo governo dovrebbe svolgere è il sostegno alla formazione delle competenze. Che devono essere competenze specifiche, ritagliate sul settore turistico, e non generiche competenze informatiche, per aumentare la dotazione di skill delle pmi e favorire lo scambio di esperienze e conoscenza sull'argomento. Un obiettivo al quale può contribuire anche un proficuo scambio con le università e i centri di ricerca.