Politici, impariamo a selezionarli
In un mondo sempre più complesso la qualità della leadership diventa ogni giorno più importante. Questo vale nel business così come in politica. Occorrono dirigenti in grado di interpretare le complessità del mondo in cui viviamo e di generare idee e progetti fattibili, con una visione che vada oltre il breve periodo e oltre i provincialismi.
Valentino Larcinese |
Nel caso della classe politica, sarebbe anche utile se dimostrasse più attenzione per l'interesse generale e se fosse maggiormente capace di isolare i corrotti. Sono cose che si sentono dire spesso. La domanda più importante è allora: come fare in modo che i processi democratici selezionino persone all'altezza delle sfide che ci attendono piuttosto che una schiera di ex portaborse? Se è purtroppo vero che la ricetta infallibile non esiste e che qualsiasi soluzione sarà sempre imperfetta, è anche vero, però, che è possibile migliorare, e di molto, rispetto al punto in cui siamo. Occorre sicuramente una legge elettorale migliore, e di questo si discute molto. Ma occorre anche maggiore trasparenza e informazione sull'operato dei politici e della pubblica amministrazione. E di questo si parla meno.
L'evidenza empirica di diversi paesi mostra chiaramente che maggiore trasparenza e informazione spesso fanno la differenza. Da uno studio sull'India, ad esempio, emerge che i governi degli stati con maggiore circolazione di giornali reagiscono più efficacemente, in caso di calamità naturali, per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite (Besley e Burgess, The Political Economy of Government Responsiveness: Theory and Evidence from India, Quarterly Journal of Economics, 2002), mentre uno studio condotto in Brasile mostra che maggiore trasparenza e informazione favoriscono la rimozione di sindaci corrotti da parte degli elettori (Ferraz e Finan, Exposing Corrupt Politicians: The Effect of Brazil's Publicly Released Audits on Electoral Outcomes, Quarterly Journal of Economic, 2008). Infine, una ricerca che ho svolto sullo scandalo dei rimborsi spese nel Regno Unito mostra che ciò che determina la punizione elettorale per i politici coinvolti nello scandalo non è tanto l'ammontare sottratto alle casse dello stato, quanto invece il numero di articoli di giornale che rivelano il comportamento del parlamentare in questione (Larcinese e Sircar, Crime and Punishment in the UK: Accountability Channels Following the Expenses Scandal, working paper London School of Economics, 2012). Possiamo dunque fare qualcosa di concreto per migliorare la trasparenza nella gestione della cosa pubblica nel nostro paese? È bene a questo punto ricordare che lo scandalo dei rimborsi spese nel Regno Unito è stato originato, sebbene indirettamente, dalle richieste presentate al Parlamento da alcuni giornalisti i quali chiedevano di poter avere accesso a tutte le ricevute presentate dai parlamentari in supporto dei propri rimborsi spese. Tali richieste si fondavano sul Freedom of Information Act, che sancisce che le informazioni detenute dalla pubblica amministrazione appartengono ai cittadini e i cittadini hanno diritto di conoscerle. Spetta poi alla pubblica amministrazione dimostrare che alcune informazioni devono rimanere segrete nell'interesse stesso dei cittadini (come alcune informazioni di natura militare o di politica estera). Il parlamento britannico ha provato invano a impedire che le informazioni sui rimborsi spese fossero rese pubbliche. Varianti del Freedom of Information Act sono state adottate nella maggioranza dei paesi avanzati, ma non in Italia, dove un cittadino può avere accesso solo a informazioni che lo riguardano direttamente (e anche in tal caso non mancano ostacoli). Sarebbe allora bene che anche nel nostro paese si facesse uno sforzo per rendere l'operato degli amministratori pubblici più trasparente e quindi più responsabile. Una legge sulla libertà di informazione che favorisca la trasparenza, insieme con mass media e giornalisti meno legati al potere, aiuterebbero a selezionare una classe politica più onesta, più competente e probabilmente più adeguata a fronteggiare le sfide degli anni a venire.