Politica a tutto Gas
Bio...logico, Gaspiterina, Gastronauti, Stella Rossa, I Gasolani... Nomi di fantasia che hanno in comune una caratteristica fondamentale: sono tutti gruppi di acquisto solidale (Gas), cioè gruppi di individui che decidono di socializzare le scelte di acquisto, in particolare di generi alimentari.
Nel corso degli ultimi anni il termine Gas è stato sempre meno associato a questioni energetiche e sempre più a pratiche innovative di consumo. In effetti, il diffondersi in Italia di gruppi di acquisto solidale (e più in generale di soggetti attivi nelle pratiche di costruzione di un'economia solidale) ha costituito uno dei fenomeni sociali più interessanti: in un periodo caratterizzato da sfiducia crescente dei cittadini italiani nei confronti della politica e dalla spinta verso forme alternative di partecipazione politica, la diffusione di gruppi che offrono opportunità di consumo critico e di partecipazione attiva ai cittadini risulta un fenomeno di grande interesse. I Gas nascono a metà degli anni '90 come gruppi informali di cittadini e consumatori che decidono di svolgere attività di acquisto collettivo e di distribuzione di beni seguendo principi condivisi di solidarietà e responsabilità socio-ambientale. Dopo un inizio limitato ad alcune realtà territoriali, i gruppi di acquisto si diffondono sempre più a partire dai primi anni 2000, anche in seguito alla creazione di un sito (2001) e all'organizzazione di convegni annuali della 'retegas'. I gruppi attualmente censiti dal sito www.retegas.org sono 671 (13 aprile 2010), in forte crescita negli ultimi anni. Si tratta sempre più di un fenomeno diffuso territorialmente, non limitato a grandi centri urbani (dove però si nota una certa concentrazione di gruppi) e partecipato da un numero crescente di persone. Poiché non esiste un censimento completo dei gruppi di acquisto, non si è ancora in grado di fornire delle stime precise sui numeri (partecipanti, 'fatturato', ecc.). Tuttavia, di certo non si tratta più di un fenomeno di nicchia. Decine di migliaia di persone sono coinvolte a vario titolo nei gruppi d'acquisto e in alcune regioni il fenomeno riguarda una porzione sempre più consistente della popolazione. Tuttavia, il mondo 'gasista' è estremamente composito e difficile da inquadrare e le implicazioni sotto il profilo della partecipazione politica sono ancora molto difficili da comprendere. Ciò che emerge da alcune ricerche esplorative, è che la crescita dei Gas è da attribuirsi anche a una diffusa volontà di partecipazione frustrata dai partiti tradizionali. In altri termini, i gruppi di acquisto rispondono a esigenze crescenti di consumo consapevole e responsabile e di socializzazione (anche politica) che altri attori politici e sociali non sono in grado di soddisfare. Ad esempio, in diverse realtà locali i Gas sono stati promotori di liste civiche e sono riusciti a entrare con propri eletti nei consigli comunali. Inoltre, a differenza di altre realtà di movimento o associative che sono molto attive (e visibili) nella contestazione di politiche pubbliche, il 'movimento gasista' è ben radicato nel territorio e nella quotidianità ed è pertanto destinato a durare e accrescersi ulteriormente.
Infine, pure i rapporti con le amministrazioni pubbliche sono destinati a incrementare significativamente, come mostra la crescente attenzione nei confronti dei Gas della Rete del Nuovo Municipio che raggruppa numerose realtà istituzionali, politiche e associative particolarmente sensibili ai temi dell'economia solidale e dello sviluppo sostenibile. Ancora molta strada deve essere fatta per arrivare a una piena comprensione del movimento gasista e delle conseguenze economiche, politiche e sociali di modalità di consumo consapevoli, responsabili e solidali. Certamente, però, i gruppi di acquisto solidale non sono un fenomeno passeggero bensì una nuova forma di consumo critico e di partecipazione politica destinata a durare e ad ampliarsi nel tempo.