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Paolo, dal marketing all'indie rock

, di Laura Fumagalli
Dopo l'uscita del primo album, un nuovo video e tanti live per i Kingshouters

"Are you ok to let yourself go?" L'attacco di 'Jane' e il timbro di voce del cantante ingannano e viene spontaneo immaginarsi Billy Corgan dietro al microfono. Ma "You vs Me" non è il nuovo disco degli Smashing Pumpkins, bensì l'album d'esordio dei Kingshouters, band emergente composta da quattro studenti bergamaschi che, nonostante la giovane età, stanno già raccogliendo giudizi molto positivi dagli addetti ai lavori. Poche settimane fa la pubblicazione del video di 'Jane' sul sito di Playboy ha contribuito ad attirare l'attenzione su questi astri nascenti dell'indie rock nostrano.

Da sinistra: Giorgio Assi, Paolo Ceresoli,
Roberto De Franceschi e Leonardo De Franceschi

Al basso, Paolo Ceresoli, laureato in Economia Aziendale e Management in Bocconi e iscritto al primo anno della specialistica in Marketing Management. "Sono entrato a far parte della band nel 2011, quando Roberto e Leonardo De Franceschi – rispettivamente il cantante e il batterista - mi hanno chiesto di unirmi a loro per arrangiare e portare live i primi brani che avevano scritto", spiega. Poi l'ingresso di Giorgio Assi, seconda chitarra, ha completato la band.

La svolta è arrivata nel 2012 con la vittoria del contest "Nuovi Suoni Live", che offriva in palio la produzione di un album. Sotto la guida artistica del produttore Michele Clivati, Paolo e soci hanno registrato le 9 tracce più significative e trovato un'etichetta indipendente disposta a distribuire l'album che prende il nome dalla settima traccia, 'You vs Me'. I temi sono già esplicitati dal titolo: i Kingshouters urlano le contrapposizioni e le contraddizioni dei ventenni di oggi, divisi tra amore, rabbia, desiderio di affermazione e sensazione di inadeguatezza. Urlano la difficoltà di togliersi la maschera che siamo costretti a indossare ogni giorno per relazionarci con gli altri, ma anche la libertà che si prova a mostrarsi finalmente per quello che si è.

Tra i numi tutelari dei KS, oltre ai già menzionati Smashing Pumpkins, non si può non citare nomi quali: Placebo, 30 Seconds to Mars, White Lies, Kings of Leon, Strokes, Muse. "Come penso sia evidente per chi ascolti la nostra musica", racconta Paolo "abbiamo cercato di riprendere le loro sonorità, particolarmente attratti dalle atmosfere più dark che le caratterizzano".

Nei pochi mesi trascorsi dalla pubblicazione dell'album, la band ha avuto diverse occasioni di mettersi alla prova con l'adrenalina dei live: "Abbiamo avuto la fortuna di suonare parecchio", racconta Paolo, "anche su palchi importanti come l'Ambria Music Festival e il Bum Bum Festival a Trescore, come gruppo d'apertura dei Marlene Kuntz e di J-Ax alla Fiera di Bergamo".