Le tecnologie per cambiare
A differenza di quanto previsto da alcuni osservatori, l'innovazione del settore Ict non dà segni di stanchezza, continuando a stimolare nuovi e più sofisticati impieghi. In questo scenario, le aziende si trovano a dover filtrare le offerte del mercato in un contesto in cui è sempre più difficile comprendere pienamente la natura e gli effetti delle nuove tecnologie Ict sul business. I criteri utilizzati per decidere su quali tecnologie investire sono spesso ispirati alla riduzione dei costi, il ritorno degli investimenti e la creazione diretta di valore. Ma queste valutazioni spesso non evidenziano una delle motivazioni più valide per investire in Ict: la capacità di aumentare la resistenza aziendale alla complessità.
Alcune tecnologie Ict possono dare un contributo sostanziale nel rendere il sistema aziendale più reattivo e capace di rispondere a nuove sfide. Ad esempio, i sistemi Erp hanno messo a disposizione delle aziende funzionalità e soluzioni per fronteggiare problemi difficilmente anticipabili, sia in termini assoluti, sia per quanto riguarda la vastità dei fenomeni. Si pensi alle sfide dell'internazionalizzazione, o all'esigenza di riconfigurare i processi aziendali come conseguenza di acquisizioni e fusioni tra aziende. In questo caso una tecnologia Ict, i sistemi Erp, mostra il suo valore proprio come facilitatore del cambiamento e della riconfigurazione dell'assetto aziendale piuttosto che come leva per la mera riduzione dei costi.
Adottando questa prospettiva è possibile segnalare quattro tecnologie che, più di altre, sono interessanti per chi voglia aumentare la capacità delle aziende di "sopravvivere " in un contesto complesso e caratterizzato dal cambiamento continuo.
Il primo è la virtualizzazione dei server. Attraverso questa tecnologia è possibile realizzare un'infrastruttura tecnologica basata su server virtuali e cioè generati via software a partire da una potenza di calcolo condivisa e partizionabile secondo necessità. In altri termini è possibile attivare, riconfigurare e dismettere delle unità di calcolo via software. Se integrata in reti di computer (grid computing) questa tecnologia fornisce una scalabilità quasi illimitata.
Il secondo sono le reti auto configuranti, che sono basate sulla convergenza di due tecnologie: la connettività wireless e la capacità di auto configurarsi. Queste tecnologie di origine militare stanno trovando applicazione nelle aziende grazie alla capacità di mettere a disposizione in tempi brevissimi dei sistemi di comunicazione pervasivi e sicuri con un tempo di implementazione molto basso.
Terzo esempio sono i data base globali e i motori di ricerca universali, che consentono di costruire un unico patrimonio informativo a disposizione dell'azienda prescindendo dalla tipologia di dati da trattare e dal livello di maggiore o minore strutturazione delle fonti.
Infine, vi sono i sistemi Erp 2.0, Soa e le tecnologie di componentizzazione del software, un nuovo filone di tecnologie che dà alle aziende la possibilità di essere meno condizionate dalle limitazione del software.
Tutte queste tecnologie migliorano la reattività delle aziende al cambiamento, ma è difficile valutarne la convenienza economica. Tuttavia, non possono essere valutate solo sul fronte della riduzione dei costi o del ritorno dell'investimento nel breve, ma misurando gli effetti sul valore del sistema informativo e su quello dell'impresa. Ciò sposta l'attenzione su aspetti patrimoniali piuttosto che reddituali, un passaggio che molte aziende devono ancora fare quando si tratta di investimenti Ict.