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Le strade dei soldi

, di Giorgio Fiorentini e Giuseppe Ambrosio - rispettivamente professore associato di economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche in Bocconi, Unicredit Foundation
Fund raising. Possibile anche la raccolta punti benefica

Di fronte alle emergenze umanitarie sono necessari enormi quantitativi di beni di primo soccorso come tende, coperte, medicine, alimenti per la popolazione e di risorse economiche e finanziarie. Anche la post emergenza richiede risorse importanti, ma i bisogni, e quindi gli obiettivi e il metodo di intervento, mutano. Il fabbisogno finanziario fra emergenza e post emergenza ha una dinamica diversa e, di conseguenza, cambia il modo di fare fund raising.

Le poche organizzazioni private al mondo che agiscono in prima emergenza (la più grande è Medici Senza Frontiere) devono quindi avere investito preventivamente in attrezzature e stock di beni prima dell'utilizzo e attivare il fund raising per poter essere pronti per future calamità. In caso di post emergenza invece il fund raising può essere attivato ad hoc e raccogliere in maniera finalizzata. Per comprendere i differenti obiettivi di fund raising basta citare un episodio eclatante che avvenne il 4 gennaio 2005 quando MSF bloccò la raccolta fondi per lo tsunami in Indonesia perché in meno di 10 giorni a livello mondiale furono raccolti 40 milioni di euro che superavano di gran lunga le necessità di spesa di MSF per la prima emergenza di tale calamità. Affinché il fund raising per le emergenze umanitarie sia efficace e produttivo vi sono infatti alcune condizioni da gestire. Innanzitutto, l'emergenza deve essere seguita in maniera continuativa dai principali mass media (cd. media driven emergency). Per esempio in Italia, nell'ultimo periodo non vi è stata attenzione mediatica prevalente per la catastrofe Giappone. Inoltre, un'organizzazione umanitaria coglie il beneficio di comunicare velocemente ai propri donatori e all'opinione pubblica la gravità della situazione e il proprio ruolo di aiuto se esiste un focus mediatico di contesto. Questo permette l'uso di immagini e testi più essenziali: la loro funzione, in questo caso, non è quella di spiegare nel dettaglio l'emergenza in corso, poiché i media hanno già informato circa l'accaduto, bensì comunicare i microprogetti d'intervento.In secondo luogo, il fund raising è solitamente facilitato dalla presenza di associazioni, comitati, ong che nel territorio colpito dalla catastrofe svolgono una funzione di mediazione e organizzazione degli investimenti donativi e offrono una fiducia 'terza' (rispetto alle istituzioni) di corretta gestione. Infine, poiché le emergenze nascono da eventi improvvisi, di riflesso anche gli strumenti di fund raising devono caratterizzarsi per immediatezza di reazione. Per esempio, gli sms solidali sono lo strumento più usato: oltre al semplice messaggio, sono stati sviluppati una serie di servizi ad esso legati, come l'sms che autorizza la donazione tramite paypal o carta di credito. Oppure una donazione chiamata 'airtime', con la quale anche persone temporaneamente presenti in una nazione diversa da quella d'origine possono effettuare donazioni alla causa locale. Un'altra applicazione è Cause World: una sorta di 'check-in' in negozi che aderiscono a una campagna, con cui si possono accumulare punti da donare a specifiche cause umanitarie. Non sono richiesti acquisti o versamenti di denaro, in quanto sono gli sponsor di CauseWorld a pagare.