La sanità elettronica tra high tech e high touch
L'evoluzione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) in ambito sanitario ha disegnato un modello innovativo di sanità "elettronica", la cosiddetta E-health, fondata sull'uso delle informazioni e delle Ict sia a supporto deiprocessi sanitari e amministrativi delle aziende sanitarie, sia nella gestione delle relazioni tra strutture e pazienti, sia, infine, nel governo dei sistemi sanitari regionali e nazionali.
L'E-Health rappresenta un vero paradigma di innovazione, al cui servizio sono chiamate diverse discipline, tra cui l'informatica clinica, la medicina e anche l'economia aziendale. In particolare, l'approccio economico-aziendale alla sanità elettronica sottolinea la necessità di coniugare in modo coerente le nuove tecnologie, i processi clinici e quelli amministrativi delle aziende sanitarie, le capacità e la cultura delle persone che operano nel sistema.
Le dimensioni-chiave del progresso tecnologico in sanità, che ricercatori del Cergas e della Sda Bocconi studiano da anni secondo un approccio economico-aziendale, sono numerose. Innanzitutto, la crescita delle capacità di integrazione e consolidamento delle informazioni cliniche in formato digitale (ad esempio con la realizzazione di cartelle cliniche elettroniche o la creazione di database regionali, come nel progetto Carta regionale dei servizi della Regione Lombardia), che disegnano il nuovo volto di ospedali e sistemi sanitari i quali si avviano a diventare paperless e filmless (sull'International Journal of Health Planning and Management abbiamo condiviso con la comunità scientifica un primo approccio per la misurazione multidimensionale del valore di queste soluzioni di gestione documentale elettronica all'interno di un ospedale). In secondo luogo, l'evoluzione delle tecnologie diagnostiche e biomediche in genere (il Journal of Digital Imaging ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dalla Dir della Sda Bocconi, in cui abbiamo analizzato l'impatto delle tecnologie per la gestione delle immagini cliniche digitali sia sui processi di cura sia sugli assetti organizzativi degli ospedali) e il potenziamento, anche attraverso l'adozione di nuove tecnologie nell'area direzionale dei sistemi informativi, dei sistemi per il controllo operativo, manageriale e strategico dell'azienda sanitaria.
Inoltre, l'enfasi riposta sul cosiddetto empowerment del paziente, il quale oggi si rivolge alla struttura sanitaria con aspettative molto diverse rispetto al passato (minore tolleranza di disagi, attese, spostamenti inutili e maggiore consapevolezza dei diritti di controllo sull'uso dei propri dati clinici). Sempre più spesso i sistemi sanitari cercano di rispondere ai mutati atteggiamenti dei pazienti utilizzando strumenti, anche basati sulle Ict, di patient relationship management.
Ma la vera sfida che accompagna la rivoluzione della sanità elettronica è senza dubbio quella culturale: i professionisti sanitari, per trarre profitto dalle Ict, devono abbracciare una filosofia nuova, fondata sulla centralità del paziente e improntata alla condivisione dell'informazione clinica e alla sua gestione trasparente.
Non a caso questo bisogno ha recentemente ispirato alla Ecdl Foundation, l'organizzazione internazionale promotrice delle certificazioni standard per gli utenti di sistemi informatici, una certificazione rivolta specificamente agli operatori della sanità.
La Ecdl Health, sviluppata anche in collaborazione con l'Università Bocconi, affianca alla validazione di competenze di tipo tecnico anche la verifica della maturità del candidato nell'utilizzo del patrimonio informativo, nella consapevolezza che il fattore critico di successo nella diffusione delle Ict in sanità sia rappresentato dalla capacità di mantenere un equilibrio tra una prospettiva di tipo high tech e una di tipo high touch, basata cioè anche sull'attenzione agli aspetti di contatto umano, nel rispetto delle molteplici sensibilità che la diagnosi e la cura devono prendere in considerazione per poter essere coronate da successo.