La politica che da' una mano alle giovani imprese
Un motore fondamentale del dinamismo e della capacità di trasformazione e crescita di un'economia sono le nuove imprese innovative (le young innovative companies). Queste imprese sono importanti per il sistema industriale perché introducono un significativo progresso tecnologico, individuano gruppi nuovi di utilizzatori industriali o di consumatori e aprono nuovi segmenti di mercato. Sono queste imprese che spesso rappresentano quella distruzione creativa discussa da Joseph Schumpeter nelle sue analisi pionieristiche sull'innovazione e la trasformazione industriale.
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Franco Malerba |
Di questo tema, divenuto centrale per l'innovazione e la crescita dell'Europa, hanno discusso Reinhilde Vuegelers dell'Università di Leuven e del Bruegel Think Tank e Franco Malerba di Kites nel convegno New frontiers in the economics and management of innovation organizzato dal Centro KITeS Bocconi lo scorso marzo. Emerge che sia come numero di nuove imprese innovative che come loro impatto economico l'Europa è in forte ritardo rispetto agli Stati Uniti, specialmente nella biotecnologia, microelettronica, software e informatica.
Questo è un forte campanello d'allarme se l'Europa intende ridurre il gap in R&S e in crescita con gli Usa e gli altri paesi alla frontiera. Come aumentare la presenza di giovani imprese altamente innovative? Se una serie di fattori che frenano la loro presenza sono simili rispetto a quelli che riguardano le piccole imprese innovative, due fattori emergono come decisivi: una mancanza di finanziamento per queste attività fortemente rischiose e la necessità di un sistema di proprietà intellettuale che sia nello stesso tempo più efficace nella protezione e meno costoso nel suo utilizzo.
Un altro aspetto centrale per generare nuove imprese innovative risiede nel fatto che quest'ultime di solito emergono da altre imprese altrettanto innovative, tramite il meccanismo degli spinoff industriali. Da imprese di qualità si staccano, nascono e crescono imprese di qualità. E gli spinoff da imprese fortemente innovative hanno anche una performance migliore sia rispetto agli altri tipi di spinoff (universitari, da organizzazioni pubbliche, ecc.) che alle startup vere e proprie. Ciò è dovuto a tutte quelle conoscenze e competenze avanzate che il potenziale imprenditore accumula in un ambiente di impresa fortemente dinamico. Tali competenze vengono trasmesse in modo incorporato, efficace e diretto tramite lo spinoff e sono indirizzate verso opportunità tecnologiche o di mercato che l'impresa madre non riesce a riconoscere oppure non può o non vuole cogliere.
L'evidenza mostra che ciò è comune non solo nella Silicon Valley ma anche in Europa ed è diffuso pure in settori al di fuori dell'elettronica. Si può quindi concludere che è la stessa struttura industriale esistente a essere in gran parte responsabile della creazione di nuove imprese, e che tanto più le impresi esistenti sono avanzate dal punto di vista tecnologico o di mercato tanto più vengono generate nuove imprese innovative. Ciò significa aggiungere alla discussione di politica pubblica riguardante l'introduzione di incentivi efficaci, di appropriati meccanismi di protezione intellettuale e di adeguato sostegno finanziario per le attività rischiose delle nuove imprese innovative, una considerazione sulla necessità di avere (o di sviluppare) una struttura industriale caratterizzata da grandi e medie imprese con competenze avanzate e quindi in grado di produrre spinoff che possano cogliere appieno le emergenti opportunità scientifiche, tecnologiche e di mercato.