Innovazione senza barriere
I progressi nell'innovazione tecnologica in ambito sanitario consentono la prevenzione, diagnosi e cura di un numero sempre più alto di patologie e favoriscono la riduzione della mortalità e il miglioramento della qualità della vita in molti paesi. Il mercato dei dispositivi medici e l'elevato grado d'innovazione di cui si caratterizza, sono oggetto dell'interesse di numerosi stakeholder nel settore sanitario: pazienti, medici e decisori politici. In Europa, negli ultimi anni, sono stati effettuati una serie di studi in ambito comunitario indirizzati a evidenziare le potenziali barriere all'accesso alle adeguate tecnologie mediche e a sottolineare, in questi tempi di crisi economica globale, il forte interesse sul tema del finanziamento dell'innovazione.
Nel 2009, la Direzione generale per la salute e i consumatori (Dg Sanco) presso la Commissione europea ha condotto un progetto, l'"Exploratory process on the future of the medical devices sector",con lo scopo di rilevare le difficoltà esistenti nel settore dei dispositivi medici e possibili argomenti di riflessione a carattere europeo. In conclusione del progetto, della durata di circa un anno, è stato redatto un report contenente i risultati dell'analisi che ha visto coinvolti i principali attori del mercato sanitario europeo. Dai risultati è apparsa evidente la mancanza di una chiara strategia per l'immissione sul mercato dell'innovazione tecnologica e l'impatto che le politiche di finanziamento e rimborsabilità delle tecnologie hanno sull'adozione delle stesse.Ancora più recente, all'interno della strategia Europa 2020 della Commissione Barroso versione 2.0, è l'iniziativa "Pilot european innovation partnership on active and healthy ageing" con l'obiettivo di stimolare la concorrenza sul mercato europeo e rispondere alle difficoltà sociali e sanitarie attraverso la ricerca e l'innovazione. Il progetto, coordinato dalla Dg Sanco e dalla Dg Infso (la Direzione generale per la società dell'informazione e i mezzi di comunicazione), ha previsto l'apertura di una consultazione pubblica che ha come obiettivo anche quello di raccogliere informazioni sulle barriere esistenti in campo dell'innovazione tecnologica. Nel report di fine consultazione, grande rilevanza assume la richiesta dei rispondenti a concentrare gli sforzi di questa partnership sul tema del finanziamento dell'innovazione e la necessità di colmare l'assenza d'informazioni ottimali sulle opportunità e i meccanismi oggi in vigore. In questo contesto nasce l'idea di analizzare alcuni dei sistemi sanitari europei e di identificare gli esistenti meccanismi di finanziamento per l'innovazione tecnologica. Obiettivo finale dello studio è disegnare uno schema teorico per l'introduzione di dispositivi medici innovativi in sistemi sanitari consolidati in Europa.Il campo dell'analisi include i 5 mercati europei più grandi (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) e prevede una revisione della letteratura sul tema della rimborsabilità dei dispositivi medici in ambito ospedaliero. Data la ben nota carenza di articoli pubblicati in materia, l'analisi si serve anche di informazioni rilevate mediante interviste con esperti dell'industria dei dispositivi. La ricerca si serve di un case-study, su una tecnologia nel settore ospedaliero cardiovascolare, per descrivere tra i sistemi analizzati le buone pratiche che incoraggiano l'introduzione dell'innovazione tecnologica nella pratica clinica e i rischi nascosti che la disincentivano e rallentano l'accesso del paziente.L'identificazione delle best practice si è concentrata su quei paesi dove esiste un sistema di rimborso dei dispositivi medici formalmente articolato, con una struttura di codifica e tariffazione trasparente, flessibile e ciclicamente rivista e aggiornata. È stato rilevato che l'utilizzo di sistemi separati di pagamento per l'innovazione al di fuori dei formali meccanismi di rimborso (Sistemi Drg) rappresentano un incentivo all'utilizzo delle tecnologie innovative.Lo schema teorico qui individuato si basa sul principio dell'eleggibilità degli ospedali interessati: selezionare gli ospedali più idonei per introdurre i nuovi dispositivi medici può risultare fondamentale nel determinare outcome clinici ottimali e nel garantire un facile accesso agli stessi da parte dei pazienti.L'idoneità all'adozione del dispositivo deve essere definita in base a determinate caratteristiche: dimensione (in termini di numero di reparti e dipendenti), volumi (numero di DRG processati e numero di procedure per ogni DRG di interesse), case-mix, livello di innovazione (in termini di budget assegnato alla ricerca e innovazione), livello di budget totale a disposizione.Le strutture ospedaliere così selezionate dovrebbero avere la possibilità di accedere a "fondi speciali" dedicati all'introduzione di tecnologie innovative ed essere, così, "utilizzate" dall'intero sistema sanitario come centri di riferimento e garanzia per un accesso controllato all'innovazione.