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Il favoloso mondo di Lucrezia

, di Laura Fumagalli
'Linea 63' è il blog al femminile creato da una laureata Cleacc con la passione per il giornalismo

Una laurea triennale in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione (Cleacc) in Bocconi, e una magistrale in Scienze cognitive, che sta ancora frequentando: questo il percorso formativo di Lucrezia Paci, la fondatrice di Linea 63. "Il blog della donna moderna in città", lo definisce Lucrezia: un sito web dedicato all'impresa femminile a Milano, "intesa non solo come imprenditoria, ma come intraprendenza in senso lato". Un progetto denso di valore simbolico: Linea 63 è un tram azzurro che accompagna le donne che vivono a Milano per le vie della città, offrendo loro una pausa di riflessione che spezzi il frenetico tran tran quotidiano. Anzi, "tram tram", come lo chiama Lucrezia, che non a caso si è laureata con una tesi sulla salute organizzativa e sulle misure preventive per preservare il benessere psicofisico di chi lavora.

La linea 63 (il numero che secondo l'interpretazione cabalistica rappresenta la creatività e il sogno) fa 8 fermate: ogni sosta corrisponde a una rubrica. 'Festa del Perdono', per esempio, è quella dedicata alle notizie culturali; 'Tortona' è la rubrica in cui si trovano le news sugli eventi, in 'Spiga' ci sono i post sulla moda e in 'XXIV Maggio' quelli su diritto e società. Ogni rubrica è assegnata a una diversa redattrice, che scrive un post in un giorno fisso della settimana. Il lunedì è il giorno di 'Piazza Duomo', che ospita gli editoriali di Lucrezia "Holly": un nome d'arte che è un omaggio al suo idolo femminile di sempre, la protagonista del celeberrimo film Colazione da Tiffany.

Lucrezia "Holly" Paci

"Linea 63 è il mio terzo blog", racconta Lucrezia, "ma è il primo che, nato dall'esigenza di condividere le mie idee, si è subito trasformato in un progetto editoriale concreto". Oggi, infatti, a due mesi dalla nascita del blog, Linea 63 si avvale di un team di 10 tra redattrici, grafiche e addette marketing: "Siamo tutte professioniste interessate al mondo della comunicazione e del web", spiega la fondatrice e direttrice editoriale, "e speriamo che questa nostra iniziativa sia un canale per ottenere un po' di visibilità e magari nuove collaborazioni professionali". Per ora, i risultati sembrano incoraggianti: 16 mila accessi solo nel primo mese e tanti partecipanti al primo della serie di incontri con esperti dal mondo della moda e della comunicazione, tenutosi in novembre a Milano.

Appassionata di giornalismo e antropologia, Lucrezia sta finendo gli esami della specialistica da non frequentante, perché a settembre ha cominciato uno stage in comunicazione digitale "per acquisire quelle competenze sul marketing online che ogni buon comunicatore 2.0 deve possedere", afferma. Gli strumenti del buon comunicatore, quindi, li sta apprendendo; il messaggio di cui vuole farsi portavoce, invece, le è già molto chiaro: "Spesso noi giovani ci lamentiamo che il presente non ci offra abbastanza opportunità", dice Lucrezia. "Se cominciamo a credere di più nelle nostre capacità, però, riusciremo a crearcele noi stessi, le opportunità che cerchiamo".