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Il cinema di tre bocconiani premiato negli USA

, di Benedetta Ciotto
Luci Spente e' il film animato e prodotto a zero budget che ha vinto un premio al WorldFest Houston. Tra gli artisti ci sono tre laureati Bocconi: Pier Vittorio, lo sceneggiatore, Gledis, l'attrice e Monia, la costumista

Pier Vittorio Mannucci (al centro nella foto) è uno sceneggiatore che ha appena conseguito un dottorato alla HEC Paris, Gledis Cinque (alla sua sinistra) è attrice e social media manager e Monia Manuello (a destra) una sarta che sogna di aprire un'attività in proprio. Tre persone e tre percorsi apparentemente diversi, che però hanno due cose in comune: la laurea in Economia per le arti, la cultura e la comunicazione (Cleacc) alla Bocconi (Pier Vittorio e Gledis hanno poi proseguito con l'Acme) e la realizzazione di Luci Spente, un film indipendente che ha di recente vinto il Gold Remi Award per la sezione film animati del WorldFest Houston, un film festival internazionale.

"Luci Spente nasce nel 2012 come spettacolo teatrale scritto da Pier Vittorio e messo in scena da Passi Teatrali (PaT), compagnia da me fondata", racconta Gledis, che veste i panni di una delle protagoniste. "È un thriller psicologico ambientato in una casa di cura, qualcosa di inusuale e difficile da realizzare a teatro". Fortunatamente per questo c'è stata Monia, che si è occupata dei costumi e delle scene, riuscendo a rendere il tono angosciante e introspettivo della vicenda attraverso intermezzi visivi e musicali. "Ho cercato di dare molto spazio alle scene in modo da far interagire tutti gli elementi possibili per colmare l'assenza dello strumento cinematografico", dice. "Ha funzionato perché gli spettatori spesso ci confessavano di aver trovato la rappresentazione inquietante, ed era proprio ciò che volevamo".

Un giorno a vedere Luci Spente ci è andato Edoardo Lomazzi, amico e aspirante regista, che ha subito proposto di farne un film. Le risorse scarseggiavano, ma la volontà era tanta. Così in cinque giorni di riprese a zero budget (cioè senza costi di produzione), il film è stato girato. "Abbiamo sfruttato location di fortuna, come l'ex manicomio abbandonato di Mombello a Limbiate", racconta Pier Vittorio. "Certo poi i posti non erano mai come li immaginavamo, ci siamo dovuti adattare. Nel film c'è molta più improvvisazione di quanto si immagini", aggiunge Gledis.
Ma non è tutto. Luci Spente è un film animato e per trasformare una pellicola filmata in cartone c'è stato bisogno di un lavoro di post-produzione. Lo staff ha quindi lanciato una campagna di cowdfunding grazie a cui ha sostenuto le spese per terminare gli ultimi passaggi. "In questa fase, come anche in tutte le altre, ci siamo accorti di quanto ci siano serviti gli studi in Bocconi", ammette Monia, "l'arte non basta a se stessa, anche se a molti artisti piace pensarlo. Le competenze organizzative e manageriali sono fondamentali per valorizzare e far fruttare un buon progetto artistico".