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Chi ti da' 360 giorni di tempo per cambiare idea

, di Carmelo Cennamo - assistant professor presso il Dipartimento di management e tecnologia
Lo fa un'azienda specializzata nella vendita di scarpe. Uno strumento per vincere la titubanza del compratore

La crescita esponenziale del commercio elettronico ripropone un problema noto, ancorché nuovo nelle forme: la fiducia dei consumatori. Tale problema diventa più acuto nel caso di siti come Amazon, Ebay o Groupon, vere e proprie piattaforme che mediano transazioni tra milioni di consumatori e una miriade di produttori più o meno noti.

La forza di Amazon sta nella capacità di creare un mercato tra consumatori e rivenditori. Molti di questi rivenditori, soprattutto quelli di articoli di nicchia (pensate a libri o video di genere rivolti a pochi amatori), avrebbero diversamente molte difficoltà a raggiungere una base utenti ampia. Allo stesso modo, consumatori interessati a tali articoli difficilmente li troverebbero attraverso canali tradizionali con la stessa facilità e comodità di consumo. Lo stesso vale per Groupon, che vende coupon per servizi (ristoranti, beauty, spa) a prezzi ridotti, che l'utente può usare in un arco temporale definito. Mentre per il consumatore il vantaggio è immediato (usufruire di un servizio a un prezzo scontato), per i rivenditori Groupon offre valore fornendo un nuovo canale di marketing: la possibilità di farsi conoscere da un largo numero di potenziali nuovi consumatori in maniera immediata. Questi benefici, però, non bastano da soli a generare fiducia degli utenti nelle transazioni; anzi, quanto più allettante l'offerta, tanto più sospettoso diventa il consumatore. Informazioni dettagliate su proposta e rivenditore e sulle modalità di transazione sono indispensabili per offrire la maggior chiarezza e trasparenza possibili. Una condizione necessaria per instillare fiducia, ma non sufficiente: per quanto chiare e trasparenti, proposte allettanti suscitano comunque diffidenza nel consumatore, anche perché si materializzano attraverso transazioni remote che a fronte della promessa di un servizio o prodotto chiedono un pagamento immediato. In questi mercati, il 'problema fiducia' diventa quindi elemento integrante del gioco concorrenziale. Ebay e Amazon sono riusciti laddove altri hanno fallito, cioè a espandere la base utenti e i volumi di vendite, anche e soprattutto per il sistema superiore di interazione tra rivenditori e consumatori. Ne è esempio il sistema dei feedback, che non solo accresce la sicurezza e fiducia del consumatore, ma crea un forte disincentivo per comportamenti opportunistici da parte del rivenditore. Ancorché efficace, presenta però due handicap: per essere efficiente necessita di una larga scala di utenti; è divenuto oramai uno standard, e di conseguenza offre scarso valore come elemento di differenziazione. Se la fiducia è quindi un fattore critico della concorrenza tra queste piattaforme, la risposta deve consistere in scelte e modelli di business che diventino fonte di differenziazione. Un esempio è Zappos, start-up americana specializzata nella vendita online di scarpe, che ha investito nel costruire una cultura aziendale e un modello di business basati sulla centralità del consumatore. L'azienda offre al consumatore 360 giorni per restituire gratis il prodotto nel caso non soddisfi i suoi bisogni (e invia un corriere a proprie spese per il ritiro merce). L'attenzione al cliente è così importante che tutti i neoassunti devono trascorrere almeno un periodo di due settimane presso il customer care.A ognuno è poi offerto un assegno di duemila dollari per lasciare l'azienda se non soddisfatti: un meccanismo per ritenere solo coloro che sono allineati con i valori aziendali. Invece che costi, Zappos considera le risorse spese per queste politiche investimenti in fiducia e fidelizzazione del cliente. Qualche piattaforma ha iniziato a seguire il modello Zappos. Groupalia, il maggior rivale sul mercato italiano e spagnolo di Groupon, ne sta sfidando la leadership grazie a un posizionamento di differenziazione anche attraverso il perseguimento di una maggiore soddisfazione e garanzia del consumatore. Come? Alla Zappos... con politiche che includono il "prenotato o rimborsato" per cui il consumatore può chiedere il rimborso del coupon nel caso non riesca a prenotare il servizio per cui ha pagato nelle date a lui congeniali. Probabilmente in futuro assisteremo a modelli di business sempre più evoluti e sofisticati per superare il 'problema fiducia'.