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Secondo uno studio dell'Osservatorio INSURET del Centro Bocconi Baffi, il settore assicurativo è chiamato a fornire una copertura aggiuntiva contro i rischi climatici, con polizze assicurative basate su indici e altri prodotti, per proteggere le imprese e i territori italiani dalle conseguenze di eventi catastrofici

Centoquaranta miliardi di dollari pagati dalle compagnie nel 2024 per coprire danni catastrofali. La recente accelerazione del cambiamento climatico mette in risalto il ruolo del settore assicurativo.

Le compagnie rivedono i modelli di business per integrare i criteri ESG nei loro processi, nei prodotti e servizi per consumatori ed imprese, con l'obiettivo di contribuire alla transizione verso un'economia più sostenibile e resiliente.

La sfida è gestire i rischi legati ai cambiamenti climatici, promuovere comportamenti responsabili, creare un impatto positivo sulla società e sull'ambiente in un quadro normativo in divenire con obblighi stringenti di disclosure finanziaria e di rendicontazione.

In attesa del pacchetto Omnibus I con nuove proposte normative della Commissione Europea finalizzate alla semplificazione della legislazione, le compagnie operano come investitori istituzionali con strategie finanziarie più attente ai profili di sostenibilità, contribuendo alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Dalla ricerca dell’Osservatorio Bocconi Insuret del Centro Baffi emerge una riduzione del 20%, in termini di raccolta premi, della presenza di imprese assicurative che investono nel settore carbonifero.

Nel contempo integrano i criteri ESG nel portafoglio dei prodotti assicurativi con la nascita di nuove soluzioni del ramo vita, con una componente finanziaria che si rivolge a investimenti con caratteristiche di sostenibilità per incontrare gli interessi degli investitori “impact-first”, pronti ad accettare rendimenti inferiori per asset con un impatto ambientale o sociale positivo.

Più recente è l’offerta di servizi per la prevenzione dei rischi legati al cambiamento climatico e di prodotti che favoriscono l’utilizzo più attento delle risorse, come per esempio le polizze casa, con vantaggi connessi all’attenzione ai consumi o auto con la modalità “pay as you polute”. L’incremento del 16% di raccolta premi per questi prodotti rileva un target di clienti “sostenibili” e un ruolo del settore nell’ “educare alla sostenibilità”.  Tuttavia, ANIA mette in evidenza attività di “greenhushing” da parte di alcune imprese, che preferiscono non comunicare le proprie iniziative di sostenibilità per timore di essere accusate di greenwashing a causa delle complessità normative.

Il ruolo del settore assicurativo non si esaurisce nel segmento retail, anzi da quest’anno le imprese sono chiamate dal legislatore a presentare obbligatoriamente un’offerta che metta in copertura il patrimonio delle molte imprese italiane o che abbiano una stabile organizzazione nel nostro paese.  La Legge di Bilancio 2024 (n. 213/2023) introduce l'obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro i rischi catastrofali, quali sismi, alluvioni, inondazioni, esondazioni, frane.

È complesso strutturare un’offerta adatta a un tessuto produttivo distribuito su territori con caratteristiche dissimili e con attività altrettanto peculiari. Significa avere competenze, affidarsi all’innovazione tecnologica, formare la rete distributiva che funga da risk manager per la PMI.

La complementarità pubblico e privato è la scelta più idonea al clima. Nel caso delle piccole e micro-imprese possono essere replicati esempi attuati in paesi rurali, come il programma “Global Index Insurance Facility”, promosso da Banca mondiale per lo sviluppo di assicurazioni basate su indici nei paesi in via di sviluppo. Milioni di farmer in Africa, Asia e America Latina hanno avuto accesso a soluzioni assicurative che sarebbero state altrimenti inaccessibili per loro.

La soluzione proposta nella ricerca dell’Osservatorio è di valutare l’ipotesi di un’integrazione pubblico e privato che prevede coperture tradizionali e indicizzate. Le parametriche con bassi importi favoriscono un veloce ristoro in caso di calamità che evita danni da interruzione di attività e la perdita di realtà economiche. 

La sostenibilità è un tema ambientale, ma soprattutto sociale e di governo. Rendere le imprese più attente e coperte dai rischi climatici rappresenta un impegno verso produttività, occupazione e benessere dei lavoratori. Ed è ugualmente importante sensibilizzare i clienti e renderli più consci dei prodotti che acquistano per questo è anche un tema di linguaggio.

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