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Arie Gozluklu, uno sport per maratoneti

, di Claudio Todesco
La ricerca e' un ambiente molto competitivo, una sfida a lungo termine e non un ambiente per velocisti. Dottorato in Bocconi, Gozluklu e' oggi assistant professor di finanza alla Warwick Business School

Secondo Arie Gozluklu, l'aspetto più sfidante della ricerca è il processo che porta alla pubblicazione. Con un dottorato in Bocconi alle spalle, Gozluklu oggi è Assistant Professor di Finanza alla Warwick Business School, Inghilterra. I suoi principali campi di ricerca sono Empirical Asset Pricing, Market Microstructure, Finanza Internazionale. "Quello della ricerca è un ambiente molto competitivo", afferma. "Gran parte delle promozioni nelle università si basano sulle pubblicazioni in buone riviste, che sono poche. A volte si impiegano due anni per pubblicare un paper".
Anche di più: uno dei paper di Gozluklu ha visto la luce dopo otto anni. Ecco perché dice che la ricerca è uno sport per maratoneti, non per velocisti. "Si lavora sotto pressione e perciò bisogna essere determinati, costanti, motivati. L'impazienza porta alla frustrazione. Quando per la prima volta un tuo paper viene respinto la prendi sul personale. Poi parli con i colleghi, loro ti danno il benvenuto nel club e finalmente capisci le regole del gioco. Ogni volta torni al paper per migliorarlo secondo le indicazioni di editor e referee".

A proposito dell'impatto concreto della ricerca, Gozluklu cita "Demographics and the Behavior of Interest Rates", un paper scritto con Carlo Favero and Haoxi Yang e non ancora pubblicato. Lo studio mette in correlazione i tassi di interesse negli Stati Uniti con la composizione demografica della popolazione. "Osservando la struttura demografica dell'economia è possibile fare deduzioni sul futuro. Per questo motivo siamo stati contattati da uno dei consiglieri economici della Casa Bianca, che riferisce direttamente al Presidente degli Stati Uniti. Ho stampato la mail e l'ho appesa al muro".