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Andrea geolocalizza il volontariato con Uidu

, di Fabio Todesco
Il sito è l'iniziativa imprenditoriale di Andrea Vanini, un laureato in international management. Fa incontrare organizzazioni e individui su base territoriale e si propone di crescere, offrendo servizi al mondo non profit

Dopo sei mesi di apprendistato in una società di consulenza, Andrea Vanini, 25 anni, laureato in international management nel 2011, si è convinto che quella non era la sua strada. La voglia di impresa gliela avevano già indotta soprattutto le esperienze di studio all'estero, in Cina e Canada, mentre un passato nel volontariato gli suggeriva un impegno solidale e a chilometri zero. È così che ha maturato l'idea di Uidu (uidu.org), "il network sociale geolocalizzato che permette a organizzazioni non profit, volontari e cittadini di interagire fra loro, contribuendo a trasformare l'incontro sul web in impegno sul proprio territorio". Il nome è la resa vocale dell'inglese "we do" (facciamo) e nasce dalla voglia di utilizzare, nel mondo del volontariato, un prefisso collettivo come "we", da contrapporre ai prefissi singolari dei vari iPhone e Youtube.

Il team di Uidu: Simone, Andrea, Enrico e Nicola

Chi si avvicina al sito sceglie un centro e un raggio, per definire il territorio sul quale può impegnarsi, e scopre le organizzazioni non profit presenti, le loro attività, le loro esigenze. Il funzionamento è quello dei social network tradizionali, con la possibilità di dare il proprio "sostegno" (l'equivalente dell'amicizia o del following) a un'associazione e di intervenire con "contributi" (simili ai post o ai tweet). Una volta creato il contatto, individuo e associazione sono liberi di interagire come meglio credono, anche offline.

Quella di Andrea vuole essere un'attività imprenditoriale vera e propria, nel mondo del non profit. Il business plan ha ottenuto un premio speciale per il progetto a maggiore impatto sociale alla StartCup Milano Lombardia 2012 ed è servito per presentarsi ai potenziali finanziatori e raccogliere i fondi necessari. "Si tratta di parenti ed amici", spiega Andrea, "ma con attività imprenditoriali proprie, e quindi capaci di consigliarci quando necessario".

L'iniziativa ha acquisito dimensioni rispettabili. Il gruppo imprenditoriale ha raggiunto le quattro unità: oltre ad Andrea ci sono Enrico Micheli, che ha ottenuto un'aspettativa dalla banca per cui lavorava, e due altri giovani coinvolti a tempo parziale: Simone Dall'Angelo, la mente informatica del gruppo, e Nicola Lazzaroni, il grafico. Gli utenti sono in continua crescita, grazie ai costanti contatti con organizzazioni e consorzi, e Andrea è soddisfatto del loro numero.

Il sito è online da gennaio 2012, ma la nuova versione, più ricca e usabile, risale a dicembre. "Per ora il nostro obiettivo è raggiungere una scala che ci consenta di proporre alle organizzazioni non profit una serie di servizi, dei quali necessitano e che ora faticano a trovare sul mercato con un buon rapporto qualità prezzo", spiega Vanini, "ferma restando la gratuità di tutte le funzionalità che il sito oggi offre".

Le organizzazioni non profit non sono certamente ricche, ammette Andrea, "ma spendono denaro per le loro necessità e spesso non sono soddisfatte dei risultati, come dimostra anche un nostro sondaggio svolto su larga scala. In un primo momento pensavamo di intervenire soprattutto sulle loro esigenze di comunicazione, ma ora ci siamo convinti che, per le organizzazioni medio-piccole, le esigenze più urgenti riguardano la gestione".