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Valentina Salmoiraghi, a Singapore a tutela della proprieta' intellettuale

, di Andrea Celauro
L'alumna racconta un ambiente competitivo e privo della cultura giuriprudenziale storica tipica dell'Europa. Ma al centro della parte piu' dinamica del mondo

Sempre in viaggio in Asia in difesa dei diritti di proprietà intellettuale delle aziende europee. Valentina Salmoiraghi, laurea in giurisprudenza in Bocconi nel 2006, chapter leader Baa a Singapore, è Ip business advisor del progetto South-east Asia Ipr Sme Helpdesk, nome complesso che descrive un progetto finanziato dall'Ue, che supporta le pmi degli stati membri nella tutela dei diritti legati ai loro marchi, brevetti e know-how. Svolge questa attività a Singapore dal 2014, dopo nove anni trascorsi a Pechino.

Cos'è un Ip business advisor?

È il legale interno del progetto. In particolare, fornisco informazioni e consulenza alle aziende e metto a punto training per queste e per le rappresentanze diplomatiche dei paesi dell'Unione. Inoltre, curo i rapporti con le Camere di commercio e le Agenzie per lo sviluppo: un'attività di supporto all'internazionalizzazione delle imprese europee nel sud est asiatico.

La tutela dei diritti di proprietà intellettuale è tema complesso. Quanto lo è in Asia?

Le aziende che si approcciano all'Asia sono spesso carenti di informazioni sulla legislazione locale e ciò si riflette nella mancanza di una strutturata integrazione dei diritti di proprietà intellettuale nella loro strategia di business. Il progetto, di conseguenza, è importante proprio per aiutare le aziende a tutelarsi prima di arrivare in questi paesi o a massimizzare gli investimenti soprattutto in tema di innovazione.

Com'è fare il legale a Singapore?

La professione ha standard diversi dai nostri, ma Singapore è sempre stata esposta ad investimenti internazionali e pertanto anche la professione legale riflette questa molteplicità di aspetti. In Europa probabilmente abbiamo una sensibilità diversa e più omnicomprensiva rispetto alla professione, siamo forse più in grado di pensare fuori dagli schemi. Abbiamo una tradizione giurisprudenziale storica che loro non hanno. Gli anni in Asia mi hanno insegnato, oltre alla pazienza, anche la capacità di guardare le cose da prospettive diverse.

Quello della città-stato è un ambiente molto competitivo?

Decisamente. Anche perché Singapore è un hub per la regione e tutte le grandi aziende hanno qui il loro headquarter regionale incluso il dipartimento di affari legali.

E riguardo alla vostra attività di chapter?

I nostri alumni lavorano in diversi settori, soprattutto banche d'affari, o come manager di aziende italiane o internazionali. La necessità è in primis il consolidamento della massa critica di iniziative di interesse comune. Vogliamo creare appuntamenti di networking più informale e almeno una cena a quadrimestre sui temi di interesse per la nostra comunità, coinvolgendo rappresentanti della business community locale o internazionale.