Contatti

Una diplomata del Mihmep nell'emergenza Mozambico

, di Davide Ripamonti
Medico, farmacista e manager, Silvia Ussai lavora per il ministero degli Affari esteri in situazioni di grande emergenza sanitaria e umanitaria

«Appena arrivi in una situazione del genere non ti rendi bene conto, sei talmente immersa nel lavoro e a coordinare l'emergenza che per giorni non pensi ad altro, nemmeno a dormire. Poi interviene l'aspetto umano e ti accorgi che alla gente manca tutto, persino l'acqua potabile". Silvia Ussai, laureata in Farmacia e in Medicina, Master of International health care management, economics and policy (Mihmep) di SDA Bocconi School of Management nel 2016, è stata inviata dal Ministero degli affari esteri in Mozambico a presidiare l'emergenza sanitaria nel paese colpito dal ciclone Idai lo scorso 14 marzo. "Un incarico dovuto alle mie competenze specifiche e alla specializzazione in global health and development che ho conseguito durante il Master", spiega Silvia, 32 anni, di Gorizia, "in particolare, rappresento l'Italia in qualità di focal partner nell'ambito del principale fondo sanitario comune del Mozambico (Prosaúde), di cui fanno parte diversi donatori e organizzazioni internazionali; il mio compito è supportare il governo nell'identificare le priorità di intervento ed elaborare un piano sostenibile di risposta".
Un paese, il Mozambico, già colpito dalla crisi finanziaria e con gravi problemi di salute pubblica, come una prevalenza di Hiv tra le più elevate al mondo, che ora affronta i pesanti esiti di un disastro naturale.

"Il nostro obiettivo non è solo quello di offrire assistenza sanitaria immediata", prosegue Ussai, "ma anche contenere le malattie infettive e organizzare la popolazione a fronteggiare queste situazioni sul medio e lungo termine". Silvia ovviamente non è da sola, ma parte di un sofisticato sistema di soccorso che vede insieme governi e organizzazioni internazionali, e che coinvolge le più disparate professionalità. "Sono specializzata in salute e sviluppo globale e sono stata formata sulla gestione del rischio nelle emergenze sanitarie", continua Silvia, che ha iniziato a lavorare in ospedali e strutture sanitarie quando ancora studiava e che ha deciso di frequentare il Master quando ha compreso che il settore del management nel campo della salute pubblica internazionale sarebbe stato il suo futuro. "Quello che voglio sottolineare, e che forse a volte non è ben chiaro a tutti, è l'importanza di frequentare strutture e programmi d'eccellenza come il Mihmep, che forniscono sia competenze tecniche di rilievo ma anche la possibilità di costruire un solido network".