Contatti
In un mondo attraversato da crisi sanitarie, ambientali, tecnologiche e geopolitiche, il Rettore Francesco Billari ci invita a non lasciarci paralizzare dall’indecisione, ma a trasformare la conoscenza in responsabilità e progresso

L’inizio di un anno accademico è più di una data sul calendario. È un nuovo inizio, un’occasione collettiva per riaffermare chi siamo e dove vogliamo andare. È il momento in cui, come comunità, rinnoviamo la nostra scelta di essere qui.

Viviamo tempi accelerati e complessi, segnati dalla sovrapposizione continua di molteplici emergenze — sanitarie, ambientali, geopolitiche, tecnologiche — che rendono difficile guardare avanti. Eppure, è proprio in questi momenti che le scelte contano di più. Perché non scegliere e rimandare significa cedere all’indecisione, che è già una forma di scelta, spesso la più rischiosa. Per questo, aprendo l’anno accademico 2025–2026, vogliamo riaffermare il valore delle decisioni ponderate, del tempo investito nella conoscenza e nella cura. E lo facciamo lavorando al nuovo Piano Strategico 2026–2030, che metterà questa consapevolezza al centro: il fatto che ogni scelta educativa e scientifica sia un atto di fiducia nel futuro.

A chi entra quest’anno nella nostra università — i 5.000 nuovi studenti e i 15 nuovi docenti che hanno arricchito il nostro corpo docente — rivolgo il mio più caloroso benvenuto. Entrate a far parte di una comunità che pone al centro l’idea di università come bene pubblico: un luogo di libertà, apertura e responsabilità. Qui la diversità di discipline, culture e visioni non è una semplice condizione da gestire, ma una risorsa da coltivare: è ciò che chiamiamo “superdiversità”, la condizione che ci permette di affrontare la complessità del presente e immaginare soluzioni per il futuro.

Questa visione si traduce ogni giorno in azioni concrete. Nella didattica, dove l’apprendimento diventa esperienza: dai legal labs della Scuola di Giurisprudenza Bocconi all’apprendimento immersivo promosso da BUILT e dalle nostre Scuole; dal Master of Science in Artificial Intelligence, che apre un nuovo indirizzo a Torino, al potenziamento del programma in Innovation, Technology and Entrepreneurship, che rafforza la nostra vocazione imprenditoriale, grazie anche a iniziative come B4i e il programma TEF Ignition.

Lo stesso vale per la ricerca, che consideriamo un impegno civico oltre che accademico. I 72 progetti finanziati dall’European Research Council, di cui 36 attualmente attivi, testimoniano la qualità del nostro impegno nell’indagine empirica, così come le nuove partnership con player globali come OpenAI, che aprono la strada a un uso consapevole e critico dell’intelligenza artificiale nelle scienze sociali.

Ma una comunità si misura anche da come sceglie di mettere la conoscenza al servizio degli altri. Lo facciamo con progetti di terza missione come il programma UNICORE per i giovani rifugiati. Lo facciamo con il nascente Health Emergencies Analytics Lab (HEAL), che affronta le sfide della salute pubblica con un approccio sistemico. E lo facciamo con strumenti come il progetto Democracy Monitoring, che ci aiuta a valutare in modo rigoroso e continuo lo stato di salute delle nostre democrazie.

In un’epoca segnata da un’ansia sociale diffusa, soprattutto tra i giovani, restituire tempo al pensiero e alla riflessione non è un lusso, ma una necessità democratica. E l’università può essere, oggi più che mai, lo spazio in cui coltivare questa possibilità. Un luogo in cui impariamo a scegliere, a riflettere e a costruire insieme.

Scegliere di esserci oggi significa riconoscere il valore del tempo condiviso. Significa non lasciarci travolgere dalla fretta, ma dare significato a ogni decisione che prendiamo. Questo è ciò che facciamo alla Bocconi, ogni giorno. Insieme.

FRANCESCO CANDELORO BILLARI

Bocconi University
Professore Ordinario