Students for Humanity verso gli altri
Per chi durante l'anno è troppo preso da impegni di studio e lavoro c'è la possibilità di fare qualcosa per gli altri anche in estate, unendo vacanze e impegno sociale. I progetti estivi dell'associazione studentesca Students for Humanity (SforH) saranno presentati lunedì 24 marzo (ore 18, Aula Notari) da Matteo Winkler (docente del Dipartimento di Studi giuridici), e dai volontari Anna Ciceri, Chiara del Miglio, Marta Mainini e Federico Scotton che racconteranno le loro esperienze nelle missioni. Questo è già il terzo anno del Project working for Wasa, l'esperienza di volontariato in Tanzania organizzata da SforH in collaborazione con Baba Giustino Mossi, sacerdote cattolico di Bologna e pastore della missione. Inoltre SforH si appoggia ad altre Onlus per i progetti in Kenya (Italian Kenya Scout Development Project) e in India (a Tamil Nadu) con i frati dell'Ordine dei servi di Maria. L'impegno varia da un paio di settimane a un mese, i ragazzi sono chiamati a occuparsi di alcuni progetti come la costruzione di asili e strutture di accoglienza, attività con i bambini con la disponibilità a mettersi al servizio delle necessità della singola missione.
Giovedì 27 marzo (ore 16, Aula 14), invece, SforH ha organizzato la conferenza "Metodi alternativi di misurazione del benessere: il progetto Bes" con i docenti Giorgio Fiorentini, Adolfo Morrone, Emilio Reyneri, Stefano Sylos Labini. Con Bes, Benessere equo e sostenibile, si pone al centro del dibattito la possibilità di valutazione del benessere di una società che non sia strettamente legata al Pil: "Il benessere di una società deriva anche da fattori sociali, e questo dovrebbe essere preso in considerazione nel giudizio delle politiche economiche" spiega Giulia Poletti (studentessa primo anno Economic and social sciences in Bocconi, responsabile eventi di SforH).
Progetti estivi, conferenze ed eventi spot, raccolte di fondi, campagne di sensibilizzazione durante tutto l'anno (quest'anno in particolare il tema è la donazione del sangue, grazie a una partnership con il Policlinico di Milano) e il desk informativo tutte le settimane sono i momenti che rendono viva l'associazione Students for Humanity. Giulia, che è stata nel gruppo fondatore dell'associazione, spiega che"da quest'anno SforH è ufficialmente una Onlus". L'associazione è nata nel 2011 da un gruppo di amici, compagni di Cles, accomunati dal desiderio di impegnarsi nel volontariato. "Il problema", dice Giulia, "era che venivamo tutti da fuori Milano e non sapevamo bene a chi rivolgerci. Allora abbiamo fondato questa associazione e ci siamo dati da fare per entrare in contatto con le Onlus milanesi e anche per farci conoscere dai bocconiani. La nostra fatica è stata ripagata: ora l'associazione conta una trentina di membri e i ragazzi che vengono a chiederci informazioni sono sempre di più". Dall'anno scorso, inoltre, SforH collabora con Ciessevi e Bocconi sociale e ha quindi a disposizione l'intero database delle associazioni di volontariato, in questo modo ha la possibilità di indirizzare gli aspiranti volontari all'attività più vicina alle loro caratteristiche.