Steven, dal mondo delle corse all’mba e ritorno
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Steven Goldstein |
'Pedal to the metal' è un'espressione che Steven Goldstein, 28enne di Bogotà, conosce molto bene: da quando nel 2004 è diventato campione della Formula 2000 negli Stati Uniti a quando, a fine 2008, ha firmato con la Ferrari per guidare una F430 Scuderia nel campionato Csai Gt Cup, tenere 'il pedale a fondo corsa' è stato il leit motiv della sua vita da pilota. Però, tra una parentesi e l'altra della sua vita, 'Stevo' ha capito che andare forte in pista non è l'unica cosa che conta nel mondo delle corse. E così, tra il 2007 e il 2008 ha deciso di arricchire il suo bagaglio di esperienze con un mba alla Sda Bocconi.
"Essere veloce è fondamentale in pista, ma una volta scesi dall'auto ci sono altre cose importanti nella carriera di un pilota: una di queste è il business", spiega Steven. "Ho scelto di fare un mba proprio per comprendere a fondo le dinamiche del management e per capire meglio come gestire la mia carriera". Peraltro, Steven non è nuovo all'ambiente economico. Prima di cominciare la sua carriera da pilota nel 2002 alla scuola di formazione ufficiale della Bmw, in Germania, il giovane colombiano già studiava alla American University di Washington, dove si è laureato nel 2003 'magna cum laude' in marketing, imparando quindi fin da subito l'importanza del promuovere e del gestire la propria immagine. Ma al lavoro con gli sponsor (Café de Colombia, Pirelli) ha affiancato anche l'impegno nel non-profit: Stevo oggi è ambasciatore di "Mas arte, menos minas", una organizzazione colombiana che si occupa delle vittime delle mine antiuomo e collabora con Arts Relief, associazione di Barcellona che promuove l'arte come ponte tra le diverse culture. Nel 2002, dopo la scuola di guida in Germania, per Stevo si aprono i cancelli per le pit lane. Dopo alcune gare in Germania, va a correre negli States, in F2000, dove nel 2004 viene incoronato campione, "uno dei due momenti più emozionanti della mia carriera", confessa. Grazie a quella vittoria viene notato dall'Audi, che lo richiama in Europa, dove partecipa, dal 2006, all'Euro Superstars Championship ottenendo il titolo di miglior esordiente della stagione e vincendo, nel 2007, il campionato costruttori.
Stevo in pista con la sua F430 Scuderia |
Sceso dalla sua vettura da corsa, entra in aula alla Sda Bocconi: "L'mba è stato impegnativo, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di analisi quantitativa, ma sono molto soddisfatto e lo studio è stato estremamente utile. La finanza, per esempio, era un elemento che mancava alla mia preparazione precedente". Da persona focalizzata sul risultato come solo un pilota può essere, "mentre studiavo non facevo che pensare a come mettere in pratica ciò che imparavo a lezione", racconta. E mentre si diploma alla Sda, arriva anche quello che è il suo secondo ricordo più bello: "La firma del contratto con la Ferrari, che credo sia la massima aspirazione un po' di tutti i piloti". Sotto l'egida del cavallino rampante, Stevo ha preso parte al campionato 2009 Csai Gt Cup, a bordo di una F430 Scuderia preparata dal team Kessel Racing. "Attualmente sono sesto in classifica. Ho fatto tre pole position e in due gare, al Mugello e a Imola, sono salito sul podio". In questi anni, dunque, alternando risultati in pista e in aula, Steven Goldstein si è costruito un'immagine forse un po' atipica rispetto a quella del pilota tutto pane e motori, che preferisce i box alle aule scolastiche. Ma alternare il tocco e la toga alla tuta ignifuga gli è servito per avere una marcia in più per approcciare le aziende e quindi gli sponsor. E per essere più veloce anche fuori dalla pista.