Soroptimist, l’impresa sociale per l’avanzamento femminile
Per il quarto anno consecutivo Soroptimist international d'Italia, l'associazione che si propone di promuovere i diritti umani e migliorare la condizione femminile, include il corso della Sda Bocconi "Impresa sociale, management e gestione etica. Valore e valori in risposta alla crisi" tra le proprie attività.
In questi giorni un centinaio di giovani laureate provenienti da ogni parte d'Italia sta partecipando al programma di formazione diretto da Giorgio Fiorentini, incentrato sulla gestione delle imprese non profit. "Sono contenta di essere riuscita ad aumentare il numero delle partecipanti, dalle 60 degli anni scorsi", afferma il presidente di Soroptimist, Giovanna Catinella Dara. "La nostra missione di avanzamento della condizione femminile si declina in interventi diversi nei paesi in via di sviluppo, ma in Italia la strada della formazione mi pare la più efficace".
Le cento giovani, suddivise in due gruppi, che stanno seguendo il corso Sda sono state selezionate su base locale dai 136 club Soroptimist italiani, che contano 5.665 iscritte.
Soroptimist (la denominazione deriva dal latino e viene liberamente interpretata come "il meglio per le donne") è stata fondata nel 1921 negli Stati Uniti ed è attiva in Italia dal 1928. I club diventeranno 138 entro la fine del mese con l'inaugurazione di quelli di Treviglio, nella pianura bergamasca, e di Teramo. L'apertura del club abruzzese era prevista per aprile, ma è stata rimandata dopo il terremoto che ha colpito la regione.
"Il management dell'impresa sociale e la gestione etica dell'impresa", sostiene Giorgio Fiorentini, "possono aiutare a superare la discontinuità che si è creata con la crisi di questi mesi e si presenta come una formula alternativa, che rende più completo il sistema economico affiancandosi alle tradizionali imprese for profit. Ma si deve capire che la gestione sociale può accompagnarsi allo sviluppo d'impresa, che la dimensione sociale, insomma, non è un'accisa".
"Quelli passati alla Sda Bocconi sono stati tre giorni intensi, dei quali conservo un bel ricordo umano e un arricchimento professionale oltre che personale", dice Sonia Giolito, una delle partecipanti all'edizione dello scorso anno. "La formazione è la strada giusta per crescere, per migliorare la condizione delle giovani donne in Italia e nel mondo".