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Se del doman non v'e' certezza, le famiglie lavorano e risparmiano di piu'

, di Gunes Gokmen
Lo dimostra un esperimento quasi-naturale condotto in Germania e illustrato da Francesco Giavazzi in un articolo di prossima pubblicazione scritto con Michael McMahon

L'incertezza influenza la vita quotidiana in molti modi, ma il suo l'impatto sull'economia e sui redditi familiari è tutt'altro che scontato. Per questo motivo, Francesco Giavazzi (IGIER, Bocconi) e Michael McMahon (University of Warwick) nel loro Policy Uncertainty and Household Savings, (di prossima pubblicazione in Review of Economics and Statistics, doi:10.1162/REST_a_00158) studiano come le famiglie rispondano ad un aumento dell'incertezza politica. Utilizzando dati micro sulla popolazione, gli autori mostrano che, nel periodo di avvicinamento alle politiche tedesche del 1998, il risparmio delle famiglie è aumentato in maniera consistente a causa dell'aumento dell'incertezza politica. Mostrano, inoltre, come l'offerta di lavoro sia variata a causa del maggior tempo dedicato all'occupazione da parte di chi poteva aumentare le ore lavorate in part-time. Gli autori concludono che un aumento dei livelli di incertezza, dovuto alle "guerre d'attrito" che si esplicitano in un maggior dissenso politico e nei possibili ritardi nell'approvazione delle riforme o nella revoca di riforme precedenti, abbia conseguenze economiche che possono rallentare la crescita.

Gli autori misurano l'incertezza che ha preceduto le elezioni politiche di settembre 1998 attraverso il numero di persone che, in una survey dei consumatori tedeschi, si sono dichiarate "incerte circa la situazione economica generale nel loro paese per i prossimi 12 mesi". Gli autori considerano l'aumento di incertezza una conseguenza del testa a testa elettorale e delle diverse politiche che sarebbero potute derivare dal suo esito, una situazione che si presta a essere studiata attraverso un esperimento quasi-naturale.

Dopo avere stabilito una misura dell'incertezza, gli autori analizzano il modo in cui le famiglie reagiscono modificando le scelte di risparmio e di offerta di lavoro. Utilizzano come gruppo di controllo i dipendenti pubblici perché essi godono di un contratto a tempo indeterminato e di un sistema pensionistico protetto, che li mettono al riparo dalle conseguenze che i diversi esiti elettorali potrebbero determinare sulla disoccupazione e le politiche pensionistiche.

L'articolo mostra come un aumento dell'incertezza sui redditi futuri abbia avuto un impatto importante sui risparmi delle famiglie. Infatti, una famiglia che risparmiava l'8,9% del reddito disponibile nel 1998, arrivava al 15,9% nel 2000.

Un altro contributo importante dell'articolo riguarda gli effetti sul mercato del lavoro. Analizzando i comportamenti di tutti i membri di un nucleo familiare in età lavorativa, gli autori mostrano come il lavoro part-time venga utilizzato in risposta alla maggiore incertezza. Per esempio, un capofamiglia che lavorava solo part-time ha aumentato le sue ore di lavoro da 10 a 19 ore a settimana.

Possiamo individuare tre maggiori contributi di questo studio. In primo luogo offre, attraverso l'utilizzo di un esperimento quasi-naturale, un innovativo metodo per misurare il risparmio precauzionale delle famiglie a fronte di un aumento inaspettato dell'incertezza. Il secondo risultato evidenzia come l'offerta di lavoro si adegui grazie ad un maggiore utilizzo del lavoro part-time.

Infine, indipendentemente da quale sia la fonte di incertezza, le "guerre di attrito" tra i partiti politici hanno effetti economici negativi perché la maggiore incertezza politica potrebbe spingere le famiglie a consumare di meno e potrebbe, di conseguenza, rallentare l'economia.