Contatti

SDA: quando le tecnologie aiutano la didattica

, di Fabio Todesco
Sono molti i casi avanzati gestiti dai docenti della Scuola

Qualche mese fa il TED, il Servizio Tecnologia Didattica della SDA Bocconi, ha deciso di farsi conoscere meglio dai docenti distribuendo un volantino che raffigurava una poltrona, con uno slogan in inglese: Comfortable technologies. Il volantino andava diritto al punto: per essere impiegate alla SDA Bocconi le tecnologie devono essere semplici da comprendere e da utilizzare, soprattutto se l'utente partecipa a un corso con una parte a distanza e si collega da casa, attraverso macchine e connessioni di potenza sconosciuta.

"Dieci anni fa il terreno di scontro tra business school era l'installazione delle tecnologie più avanzate", dice Ferdinando Pennarola, che ha diretto il TED fino all'inizio del 2005 ed è oggi presidente dell'International Schools of Business Management (ISBM), il consorzio che gestisce l'International Teachers Programme, il programma internazionale che forma i docenti di materie manageriali di tutto il mondo. "Oggi tutti hanno tecnologie di ottimo livello e la competizione si è spostata sulla capacità di farne un uso brillante".

Luigi Proserpio, che è succeduto a Pennarola nella guida del TED, definisce la missione del suo centro come quella di "offrire ai docenti un ambiente stimolante per discutere e produrre strumenti di insegnamento innovativi, facili da usare ed efficaci".

In quanto a idee brillanti, Proserpio evidenzia un sistema di video on demand progettato e realizzato dal TED, che comprende 600 video didattici e casi multimediali. I video sono suddivisi in sequenze che si riferiscono a un singolo tema di insegnamento e indicizzati, così da costituire pillole didattiche utilizzabili in qualsiasi momento. I docenti possono svolgere ricerche nel database del sistema e non devono montare le sequenze, riducendo in modo sostanziale i tempi e, perciò, i costi di utilizzo di queste tecnologie. Possono organizzare i loro file video e proiettarli in aula, mentre gli studenti possono essere suddivisi in gruppi di lavoro, ai quali viene assegnata una password che dà accesso ai soli materiali utili al lavoro.

Il TED aiuta i docenti SDA Bocconi a superare i problemi legati all'uso delle nuove tecnologie facendole usare a loro. Nelle prossime settimane, ad esempio, alcuni giovani docenti saranno chiamati a risolvere un caso poliziesco lavorando in un gruppo virtuale, che potrà fare uso solo di tecniche di comunicazione mediate dal computer. "È un'esperienza che abbiamo già fatto fare ad alcuni studenti dell'Università", spiega Proserpio, "ed è utile per comprendere, in presa diretta, pregi e limiti di queste tecnologie". I docenti, a differenza degli studenti, discuteranno poi di come promuovere l'interazione e il senso di comunità.

A disposizione dei docenti della SDA Bocconi c'è un kit di conversione, che li aiuta a trasformare casi tradizionali in casi multimediali, simili a un business game. La chiave dell'efficacia di un caso è il coinvolgimento dei partecipanti e il carattere statico di quelli tradizionali può essere un ostacolo. Il kit consente ai docenti di mettere a disposizione dei partecipanti la documentazione rilevante in tempi prestabiliti e serrati, che rendono il processo di soluzione divertente e sfidante.

La produzione di casi multimediali, con e senza l'ausilio del TED, è ormai così diffusa che la Divisione Ricerche ne premia uno ogni anno nell'ambito della Giornata della Ricerca. L'ultima edizione del premio, a febbraio, ha visto l'affermazione di Tetra Pak, il lancio e il riposizionamento di un nuovo prodotto: il caso Tetra Prisma Aseptic, di Salvio Vicari, Paola Cillo e Luigi De Luca. "L'interfaccia utente è semplice, intuitiva ed efficace. La sua flessibilità di utilizzo ne fa uno strumento efficace sia per l'apprendimento in aula sia per l'apprendimento a distanza", recita la motivazione, a conferma di quelli che sono i principi guida dell'adozione di nuove tecnologie alla SDA Bocconi.

Il programma che fa l'uso più intensivo di tecnologie che stimolano la collaborazione di gruppo è l'MBA Part-Time, diretto da Roberto Donà. In questo caso, il supporto tecnologico al programma formativo arriva dall'Asit, l'Area Sistemi Informatici e Telematici della Bocconi, che cura i progetti e-learning Bocconi e SDA anche con l'ausilio della piattaforma Lotus Learning Space (sulle attività di e-learning in Università sarà pubblicato un ampio servizio sul prossimo numero di Bocconi Notizie).

"Il mio obiettivo, nella progettazione del programma, è stato quello di assegnare alle tecnologie una funzione di stimolo alle relazioni", dice Donà. L'MBA Part-Time alterna brevi, ma intensi periodi di aula a intervalli più lunghi di didattica a distanza, secondo una formula blended che ha già germogliato il Programma in Management (PIM), un corso di 15 mesi tenuto, per le parti in aula, ad Alessandria, e organizzato in collaborazione con l'Associazione Cultura & Sviluppo di Alessandria, Banca Popolare di Milano e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Donà, nella scelta degli investimenti in tecnologia, ha cercato di evitare ogni forma di supercapacità non utilizzata. Le sessioni di domanda e risposta, per esempio, sono fondamentali in una formula blended, ma è inutile costringere i partecipanti a rimanere online troppo a lungo. Donà ha perciò ideato il sistema della classe virtuale digitalizzata: la domanda viene inviata in un qualsiasi momento, mentre il docente si filma mentre risponde, digitalizza il clip e lo mette online, in modo che i partecipanti possano accedervi non appena si ricollegano al sito del programma.

Un uso brillante delle tecnologie deriva, spesso, dalla creatività e dall'immaginazione degli uomini.