Piu' vicine l'impresa familiare e l'MBA
L'impresa familiare italiana – soprattutto se piccola – non ha mai reclutato diplomati Mba in quantità significative, e questi non hanno mai espresso soverchio interesse per l'impiego in realtà vissute come poco formalizzate in quanto a processi organizzativi e sistemi di delega e rigide rispetto al cambiamento organizzativo. Ma oggi "sfide quali la crescita dimensionale, l'internazionalizzazione, l'innovazione tecnologica, l'incremento della pressione competitiva sui mercati e la successione generazionale stanno modificando il panorama", afferma Denny De Angelis, coordinatore della Cattedra AIdAF-Alberto Falck in Strategia delle Aziende Familiari della Bocconi, forte degli esiti di una survey condotta in vista dell'incontro MBAs and Family Business, Is There a Fit? e del dibattito che si è sviluppato in quell'occasione.
La survey, alla quale hanno partecipato diplomati Mba di 16 nazionalità diverse, ma professionalmente attivi in Italia, mostra che le piccole e medie imprese italiane sono l'ambiente di lavoro d'elezione solo per l'8% degli Mba, ma il dato sale al 26% tra quelli che affermano di preferire un lavoro in Italia rispetto a un impiego all'estero. Quel che più attrae un Mba, in un impiego, è la visibilità del ruolo all'interno dell'impresa (52%), seguito dalla formalizzazione dei percorsi di carriera (37%). Tra i diplomati permane un certo scetticismo nei riguardi della presenza della famiglia proprietaria nel management aziendale (il 53% ritiene che tale caratteristica renda le imprese meno attrattive per un Mba), ma il fatto che la proprietà sia familiare non si traduce automaticamente, agli occhi dei diplomati, in una cattiva qualità nella gestione delle risorse umane e dei percorsi di carriera (la platea è più o meno equamente divisa).
"Credo che dall'incontro gli MBA presenti possano aver ricevuto due messaggi di estrema importanza", afferma De Angelis, "il primo è che per poter fare il manager in un'azienda familiare occorre saper dialogare ed essere di supporto alla proprietà e al management di emanazione familiare senza mai cadere in dinamiche di carattere competitivo, occorre sapersi far apprezzare per la propria indipendenza di pensiero ed essere guidati da una vocazione imprenditoriale; il secondo è che un'esperienza professionale all'interno di un'azienda familiare, soprattutto piccola o media, può rappresentare una buona palestra per quegli MBA che nel proprio futuro vedono un percorso da imprenditori più che da manager".
Nel corso dell'incontro è stato, inoltre, rilevato, che per essere attrattive le pmi familiari dovranno comunque fare un grande sforzo di visibilità all'interno del network della business education, migliorando la qualità degli strumenti web messi a disposizione dei giovani manager per proporre la propria candidatura.