Perche' le scienze sociali hanno bisogno degli esperimenti
Gli esperimenti non sono cosa nuova per l'economia, ma c'è un nuovo modo di utilizzarli e la Bocconi, con il suo Bocconi experimental laboratory for the social sciences (Belss), vuole diventare il nodo centrale di una comunità intellettuale interessata alle sperimentazioni interdiciplinari, ha detto questa mattina Martin Dufwenberg, direttore del Belss, durante il workshop Experiments in Business and Economics alla Bocconi.
"La modalità classica di utilizzare gli esperimenti in economia si riferisce agli studi dei mercati, alla teoria delle decisioni e alla teoria dei giochi", ha affermato, "ma ora c'è un'importante novità, l'economia comportamentale. Con questa disciplina il focus passa dall'economia pura alle scienze sociali, perché essa incorpora i risultati prima di tutto della psicologia, ma anche della sociologia, dell'antropologia e delle neuroscienze, solo per citarne alcune".
Direttore del Belss dallo scorso settembre, Dufwenberg arriva dalla University of Arizona, dove dirigeva l'Economic science laboratory e l'Institute for behavioral economics.
Dopo l'introduzione di Dufwenberg, quattro ospiti hanno illustrato come gli esperimenti possano contribuire allo sviluppo della conoscenza interdisciplinare. Stefano Cappa (Università Vita-Salute San Raffaele) ha discusso il contributo degli approcci di imaging funzionale e di neurostimolazione allo studio delle decisioni manageriali. Marco Casari (Università di Bologna) ha parlato dei fondamenti comportamentali della frattura Nord-Sud in Italia. Gary Charness (University of California Santa Barbara) ha fatto capire come la comunicazione influenzi la struttura dei contratti. Uri Gneezy (University of California San Diego), infine, ha spiegato perché le persone non mentono di più.