Contatti

Nazismo e deportazione, Sacerdoti racconta la storia della sua famiglia

, di Davide Ripamonti
Il 18 luglio il docente della Bocconi presenterà il libro che raccoglie le testimonianze della persecuzione. Dibattito con Piergaetano Marchetti e Ulrico Hoepli

Un libro di memorie familiari e di uno dei periodi più drammatici della storia recente verrà presentato, giovedì 18 luglio, alle 18, nell'aula 3 di via Sarfatti 25 dell'Università Bocconi. Giorgio Sacerdoti, docente di Diritto internazionale all'Università Bocconi, ha infatti raccolto e pubblicato nel volume Nel caso non ci rivedessimo – Una famiglia tra deportazione e salvezza 1938-1945, edizioni Archinto, con prefazione di Arrigo Levi, le circa 100 lettere che corrono fra Germania, Olanda, Francia, Svizzera e Italia e che documentano le tristi vicende della parte materna della sua famiglia, ebrei tedeschi perseguitati dal regime nazista.
"Mia madre riuscì miracolosamente a salvarsi e a Parigi conobbe mio padre, Piero Sacerdoti,", racconta il docente della Bocconi, "con il quale si rifugiò in Svizzera. Ma gran parte della famiglia, compresi i miei nonni, non ce la fecero. Il libro, che è già stato pubblicato in Germania nel 2010, oltre alle lettere, raccoglie anche molti importanti documenti storici".

Con l'autore, discuteranno Piergaetano Marchetti (Dipartimento di studi giuridici, Università Bocconi) e Ulrico Hoepli (Casa editrice Hoepli).