Messaggio del rettore Guido Tabellini
Cari Bocconiani,
come sapete l'altro ieri notte la nostra università è stata oggetto di un inaspettato e incomprensibile atto di violenza. L'episodio, che ci ha colpito più nei cuori che nella realtà, ci spinge a riflettere sull'importanza della nostra missione: aiutare i giovani a costruirsi un futuro, accumulare conoscenze, diffondere le idee e i valori di una società libera, aperta, pluralista e multiculturale. Ogni giorno il nostro campus è frequentato e vissuto da alcune migliaia di persone che vengono da tutto il mondo e che qui si incontrano per studiare, lavorare, fare ricerca, crescere prima di tutto come cittadini consapevoli e responsabili. Ciò è quanto è accaduto anche ieri, e quanto sta accadendo oggi. Nessuna delle attività che ci vede coinvolti si è fermata o è stata svolta in modalità differenti dal solito. La Bocconi, anzi, ieri ha vissuto uno dei momenti di massima apertura e coinvolgimento nei confronti della città. Con l'inaugurazione del progetto Bocconi Art Gallery, il nostro ateneo in poche ore ieri ha raccolto oltre 3mila persone che hanno trascorso con noi una serata, nella massima serenità. La Bocconi è, e continuerà a essere, un luogo pacifico di dialogo e confronto, che respinge fermamente qualunque chiusura e dove possiamo sentirci liberi di interagire serenamente. Così sarà anche in futuro. La sicurezza del nostro ateneo non è in discussione. Anche in questo settore, come in tutto quello che ci riguarda, l'università è costantemente impegnata per migliorare ed aggiornarsi.
Guido Tabellini