Marco Trombetta, l'importanza di capire il perche' delle cose
Il problema della ricerca nel campo del management è la rilevanza pratica. Ne è convinto Marco Trombetta, alumnus Bocconi attualmente docente di Accounting and Management Control e vicerettore per la ricerca alla IE Business School di Madrid. "C'è una forte tensione fra pratica e ricerca, fra manager e università ed è un paradosso trattandosi di temi applicati. I due mondi hanno un problema di comunicazione. L'accademico fatica a parlare un linguaggio comprensibile al manager e quest'ultimo non ha tempo per riflettere a fondo su certi problemi. Il manager cerca soluzioni rapide e immediatamente funzionanti che l'accademico non può dare".
Attualmente Trombetta si sta dedicando a due filoni di ricerca. Da una parte studia l'efficacia delle istituzioni microfinanziere che lavorano nei Paesi in via di sviluppo. Dall'altra misura l'influenza del livello di educazione finanziaria della popolazione sulla decisione di creare nuove imprese e sul loro successo.
"Sto raccogliendo dati per la Spagna e vorrei estendere la ricerca in Italia e Inghilterra. Il livello di financial literacy è sorprendentemente basso in un mondo in cui la finanziarizzazione della vita è aumentata". Per Trombetta, ricerca è sinonimo di curiosità: "Fare ricerca significa avere voglia di capire il perché delle cose, essere aperti a metodologie diverse e allo studio di altri campi perché la specializzazione paga, sì, ma solo nel breve periodo. E infine, significa sentirsi cittadini del mondo perché anche la ricerca è globalizzata. La possibilità di dedicare tempo allo studio dei fenomeni economici e di management è impagabile, alimenta l'attività d'insegnamento, permette di avere la visione ampia che manca nella pratica manageriale quotidiana".