Maddalena, la baby magistrato
A soli 27 anni Maddalena Torelli di "cause" ne ha già vinte e risolte molte. Dopo la laurea in giurisprudenza ha infatti superato sia l'esame di Stato per l'avvocatura sia, a soli 25 anni, il concorso in magistratura divenendo così una dei cinque più giovani magistrati d'Italia. E dire che in principio Maddalena non aveva le idee tanto chiare. La scelta di frequentare giurisprudenza in Bocconi, Maddalena Torelli, di Lecce, che dal prossimo settembre sarà giudice del lavoro a Crotone, "il mio primo incarico in autonomia", dice con orgoglio, l'aveva maturata con lo scopo di tenersi aperte più opportunità rispetto a quelle tradizionalmente offerte dalle facoltà di legge. "Il taglio economico che offriva la Bocconi, in particolare, poteva tornarmi utile qualora avessi scelto la carriera dell'avvocato d'affari", racconta Maddalena, "ma non è andata così". Niente City di Londra, Wall Street o anche, più semplicemente, piazza Affari a Milano. Niente uffici sfarzosi in una metropoli dai ritmi frenetici, visto che a Maddalena piace "la vita in campagna nella mia masseria fuori Lecce, con gli animali e il mio orto". Qualche passo nella direzione del "business"in realtà Maddalena l'ha compiuto, giusto il tempo di capire che non era la sua strada. "Prima della laurea ho svolto un periodo di stage di tre mesi presso lo studio americano Freshfields-Brukaus-Deringer, specializzato in diritto internazionale, finanziario, bancario e commerciale, e ho capito che questa vita non faceva per me. Anche perché prima o poi avrei voluto tornare a vivere a Lecce e lì realtà del genere non esistono". Scartato quindi il dorato mondo della finanza, l'idea della carriera in magistratura, "non una tradizione di famiglia, visto che i miei sono medici, ma piuttosto una sorta di 'vocazione' poiché sin da piccola ho sempre cercato di mediare quando si presentavano situazioni di contrasto in famiglia o tra amici", spiega, prima vaga o solo un'ipotesi tra le tante, a questo punto prende corpo e Maddalena (che nel luglio del 2004 si laurea con 110 e lode) si iscrive alla Scuola di specializzazione.
Poi, il momento del concorso, uno scoglio non da poco, vista la bassissima percentuale, statistiche alla mano, di coloro che superano lo scritto: "Ma io mi sentivo fiduciosa, anche perché in Bocconi questo tipo di prove sono la regola e non ho quindi avuto il tempo di arrugginirmi".A febbraio del 2006, a Milano, per lo scritto si presentano in 12 mila: "Bisognerebbe dire 'gli scritti', argomenti il diritto penale, civile e amministrativo". Prima della bella notizia bisogna attendere alcuni mesi: Maddalena infatti è tra i 342 che hanno superato l'esame e potranno, nel giugno successivo, sostenere la prova orale a Roma. Che non è una formalità, come alcuni sostengono, ma un banco di prova molto severo, "soprattutto dal punto di vista psicologico, visto che ci si trova davanti a una commissione composta da una dozzina di magistrati e professori universitari, per circa due ore, su temi che toccano ben 13 materie".
Al termine del colloquio, "la sentenza", scherza Maddalena, "una formula solenne con la quale si viene ufficialmente proclamati magistrato ordinario della Repubblica Italiana". Maddalena Torelli è adesso un magistrato a tutti gli effetti (nel frattempo ha anche superato l'esame di stato per la professione forense. A questo proposito, secondo gli ultimi dati, il 91% dei laureati Bocconi che svolgono questo esame ottengono l'abilitazione contro un dato nazionale inferiore al 40%), che svolge per circa un anno un tirocinio generico, "occupandomi di civile, penale, minorenni e altro", spiega, "poi per sei mesi sarò affiancata a un giudice anziano per un tirocinio mirato come giudice del lavoro".
Ma le soddisfazioni per Maddalena Torelli non finiscono certo qua. A ottobre, presso l'Università Pontificia di Roma, "sono stata premiata dal ministro Giorgia Meloni, insieme a quattro miei colleghi, come la più giovane magistrato d'Italia con i miei 25 anni al momento della nomina". Il premio? "Un computer di ultima generazione, a rappresentare il grande sforzo verso la modernità che sta compiendo la magistratura italiana". Dopo Crotone c'è la possibilità che Maddalena torni a Milano: "Se dovessi decidere di dedicarmi a temi più economici e finanziari, Milano potrebbe essere una delle mie destinazioni. D'altronde quando ho superato l'esame ero l'unica con una laurea in una facoltà di economia". Maddalena però ama il mare e i viaggi in barca a vela che ogni estate la portano in Grecia, "che è a un tiro di schioppo da Lecce. Ma, soprattutto, amo la vita semplice". Difficile, per ora, immaginarla di nuovo a Milano.