
L’imprenditorialità nel sangue
Un'eredità che non poteva essere ignorata. Nonostante l’avere pensato ad altre carriere, e dopo esperienze di successo in brand internazionali di alto livello, Alexandra Zarcate ha preso il suo posto in Bijoux Burma, la casa di gioielli, con sede a Parigi e specializzata in gemme coltivate in laboratorio, comprata dal suo bisnonno nel 1956 e ora guidata da suo padre come amministratore delegato. Un posto che si è guadagnata senza scorciatoie, ma dopo essersi costruita autonomamente una solida base.
Durante le scuole superiori era tempo di decisioni, con Alexandra indecisa tra un percorso futuro di specializzazione in cardiologia o in management. “Ma l'imprenditorialità e l'azienda di famiglia sono nel mio sangue e quindi alla fine la strada scelta è stata quella del management”, ricorda.
Dopo una laurea in management ad ESSEC, il suo percorso l'ha portata alla Bocconi per un master in International Management. “Una scelta dettata dal fatto che si tratta di una delle migliori scuole per il settore del lusso. Inoltre, grazie al mio background, ho apprezzato particolarmente i corsi sul family business. E guardando al futuro, ho fatto la mia tesi sulle aziende familiari del lusso, sulle generazioni successive e su come sostenere il marchio”.
Dopo la laurea, la decisione di non precipitarsi nell'azienda di famiglia, ma di continuare a fare esperienza presso i migliori brand internazionali, un'esperienza iniziata già durante gli studi con stage presso Chanel a New York, L'Oreal e Tiffany. “Mio nonno non capiva perché non fossi già entrata nell'azienda di famiglia, ma io non volevo essere semplicemente paracadutata dentro. Volevo arrivare con il giusto bagaglio di esperienze e competenze, anche in altri settori come quello della cosmetica, e vedere le diverse sfide che un marchio multinazionale può avere rispetto a un'azienda familiare. Anche da una delle mie prime esperienze più umili come assistente alle vendite ho imparato tanto”.
Segue un'esperienza di due anni come responsabile commerciale presso Parfums Christian Dior a Londra. Un'esperienza che secondo lei completa l'acquisizione di competenze e conoscenze per prendere il suo posto nell'azienda di famiglia, cosa che ha fatto nel 2017 con il ruolo di direttore artistico che ricopre da allora. “Mi occupo del design delle nuove collezioni di gioielli e anche di tutti gli aspetti legati all'immagine del marchio, come la comunicazione e i social media. E poi, come in tutte le aziende familiari, si finisce per occuparsi un po' di tutto e nessun giorno è mai uguale all'altro!”.
Riflettendo sulla sua carriera, Alexandra nota un cambiamento positivo nelle dinamiche di genere del settore del lusso. “Nel 2008, quando ho iniziato a muovere i primi passi, il top management era prevalentemente maschile, ma le cose sono cambiate in meglio. La cultura è cambiata, ma ci sono ancora miglioramenti da fare”.
E un consiglio per le giovani studentesse? “Sapere cosa si vuole, rimanere fedeli ai propri valori e avere passione per ciò che si fa - questo in particolare vi guiderà davvero. E a volte, nella fretta della carriera, si può perdere il proprio focus, quindi fate una pausa e scrivete su un foglio la vostra visione e i vostri obiettivi. Questa chiarezza vi aiuterà a rimanere in carreggiata”.
