Le garanzie per l'accesso al credito secondo Caselli
Stefano Caselli, Dipartimento di Finanza, è stato uno dei keynote speaker, ieri a Parigi, all'OECD Workshop on Policies for SME and Entrepreneurship Finance dell'OCSE. Caselli ha introdotto la sessione Credit Guarantee Schemes: Are They an Effective Tool to Improve Access to Finance For SMEs? di fronte ai delegati dei governi di 60 paesi, specialisti di finanza e sviluppo imprenditoriale, policy maker e rappresentanti delle associazioni industriali.
"Le barriere all'accesso ai finanziamenti per le pmi e gli imprenditori costituiscono un persistente vincolo allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro e sono state esacerbate dalla recente crisi finanziaria ed economica globale", è il modo in cui l'OCSE ha spiegato le ragioni del workshop. "In tutto il mondo si susseguono varie politiche pubbliche di intervento sull'offerta e sulla domanda di credito, nonché sugli intermediari, allo scopo di allentare il vincolo finanziario che affligge le pmi e gli imprenditori. Con questi interventi, i governi sono alla ricerca di approcci efficaci ed efficienti per minimizzare i problemi di distorsione e spiazzamento nei mercati finanziari e raggiungere appropriati livelli di rischio per il settore pubblico e quello privato".
I Credit Guarantee Schemes (CGS, Garanzie per l'accesso al credito) sono uno di questi strumenti. Possono assumere diverse configurazioni (garanzie mutualistiche, istituzioni finanziate dalle casse pubbliche o ibride, che combinano finanziamenti pubblici e privati) e operano entro condizioni molto diverse.
Caselli ha parlato delle nuove sfide che i CGS si trovano ad affrontare, e cioè la necessità di maggiore professionalizzazione per le forme mutualistiche e la necessità di una diversificazione dei meccanismi di garanzia per sostenere l'equity financing delle pmi e articolare le garanzie verso trade finance, leasing e finanziamenti di lunga durata.