L'altra meta' del top management
Osservando il mercato del lavoro in Italia si può constatare che esso è ancora immerso in regole e modelli in cui il pensiero e le competenze dell'identità femminile sono poco rappresentate e valorizzate. Il 47,2% della forza lavoro è infatti composto da donne che però occupano solo il 9% delle posizioni di top management.
"Questa situazione è detrattiva dato che le aziende utilizzano solo metà del talento disponibile nei propri lavoratori," spiega Simona Cuomo, SDA professor di leadership e coordinatrice del Diversity Management LAB di SDA Bocconi. "Significa rinunciare ad una maggior ricchezza a vantaggio di tutti. La diversity della forza lavoro è il primo antidoto al conformismo, il punto da cui partire per costruire innovazione e sviluppo."
Questo contesto, dove spesso la diversity è intesa come problema e non ricchezza, rende difficile e faticosa la gestione del potere per le donne così che molte rinunciano, autoescludendosi, allo sviluppo professionale. Inoltre, le donne che superano il soffitto di vetro tendono ad assumere comportamenti e stili di leadership assimilati a quelli prevalenti.
"Diventare leader facendo tesoro del proprio talento e valorizzando la propria natura femminile è la sfida attuale," spiega Adele Mapelli, SDA professor di leadership e coordinatrice del Diversity Management LAB. "Un percorso complesso perchè i modelli dei decisori tendono ad autoproteggersi e che va quindi costruito con saggezza e pazienza, trovando equilibrio tra la cultura organizzativa dell'impresa e le pratiche che la donna può sviluppare individualmente."
Non bisogna quindi proporre un modello gestionale antagonista o dibattere su quale, maschile o femminile, sia più utile ma arricchire quello esistente a vantaggio della collettività. Per diventare leader rimanendo donne non esiste un percorso univoco: deve tenere conto della diversità delle imprese, della propria storia personale e professionale e del proprio obiettivo.
"Le tappe importanti riguardano per la maggior parte delle donne il saper dapprima riconoscere il proprio 'valore'," conclude Cuomo. "E poi l'individuazione di un obiettivo personale in cui ci si riconosca, la costruzione di un piano di azione coerente e la capacità di promuovere il proprio brand nel network di riferimento per trovare sostegno e costruire alleanze."
IL CORSO
Per sostenere lo sviluppo di carriere delle donne e l'accesso a posizioni di leadership, valorizzando il proprio talento, SDA Bocconi propone il corso Leadership al femminile: costruisci la tua carriera. Coordinato da Simona Cuomo, è destinato a donne in sviluppo di carriera o in posizioni manageriali ed è basato su una didattica esperienziale. Si discuterà di self leadership, ovvero la consapevolezza di sé e la propria autostima; di leadership nelle relazioni organizzative, il saper gestire le relazioni con i peers, capi e collaboratori; e di leadership nelle relazioni pubbliche e istituzionali, il gestire relazioni a sostegno del proprio progetto, il fare network e self-branding. Un questionario di self assesment prima del corso fornirà un punto di partenza per il proprio progetto di leadership. Ci sarà anche un colloquio di coaching individuale per riflettere sul proprio piano di sviluppo carriera e realizzare un action plan personale. Si concluderà con la testimonianza di donne leader, in ottica di role modeling, e di un leader uomo, per un punto di vista maschile, e una riflessione attraverso l'arte marziale Taijiquan sulle dimensioni della leadership più difficili per le donne.
Quando 23-25 ottobre 2013 e follow up il 22 novembre
Costo 2.900 euro
Info www.sdabocconi.it/it/formazione-executive/leadership-al-femminile-costruisci-tua-carriera