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La regina di spade

, di Davide Ripamonti
Giulia Guerra, studentessa Cleam, A una spadista di livello internazionale, campionessa europea a squadre nel 2008 e nel 2012. Nel 2013 il difficile passaggio a livello assoluto

Tutti i giorni in palestra, per curare la tecnica, spesso due volte, perché per un'agonista anche la parte atletica va seguita con scrupolo. Il tutto dopo aver seguito le lezioni, studiato e ovviamente sostenuto gli esami. Per Giulia Guerra, iscritta al terzo anno di Economia e management in Bocconi e spadista tesserata per il Circolo della spada Mangiarotti, una delle più prestigiose scuole di scherma in Italia, e quindi nel mondo, i momenti di tempo libero da dedicare allo svago sono pochi, ma va bene così. "Voglio laurearmi nei tempi giusti e poi iscrivermi alla specialistica", spiega Giulia, "ma nello stesso tempo continuare ad alto livello con la scherma. Costa sacrificio, le trasferte spesso sono lunghe, ma dà tante soddisfazioni".

Giulia ha iniziato presto, a 6 anni, con il fioretto, "all'inizio è l'unica arma consentita", spiega, poi ha affiancato fioretto e spada fino ai 16 anni, quando un po' per i risultati migliori, un po' per le indicazioni dei maestri, è passata definitivamente alla spada, entrando presto nelle nazionali giovanili, Under 17, prima, e Under 20 successivamente, con ottimi risultati. "Si comincia con le gare a livello regionale, poi si passa a quelle nazionali e quindi chi emerge affronta anche le competizioni internazionali", racconta Giulia, "sono arrivata nelle prime 8, che nella scherma equivale alla finale, nei Mondiali sia a livello under 17 sia under 20. Ma sono rimasta ai piedi del podio". Podio invece centrato nella competizione a squadre, dove Giulia ha vinto la medaglia d'oro ai Campionati europei nel 2008, a livello di Under 17, titolo bissato nel 2012 come Under 20. "Le competizioni a squadre, in uno sport individuale, possono sembrare un'anomalia, ma in realtà la soddisfazione che si prova è la stessa, anche se aumentano le responsabilità perché la tua prestazione può essere decisiva, in un senso o nell'altro, anche per le tue compagne", dice Giulia, che nel successo del 2008 aveva tra le compagne Rossella Fiamingo, una delle migliori atlete a livello assoluto.

Il 2013 è stato un anno di transizione, per vari motivi, ma ora Giulia è ripartita più forte che mai: "L'anno scorso ho un po' allentato la presa", racconta, "non volevo rimanere indietro con gli esami in università, avevo problemi con il mio maestro e, in più, il passaggio da Under 20 al livello assoluto è stato un piccolo trauma. Adesso ho cambiato molte cose e ritrovato entusiasmo". Un entusiasmo che ha già portato in dote la qualificazione ai prossimi Campionati italiani, a fine maggio ad Acireale, dove saranno presenti le migliori 32 atlete su una rosa di oltre 300. "Sarà una bella esperienza, così come il circuito europeo under 23 al quale sto partecipando. Mi sto allenando molto, intendo continuare fino a quando avrò voglia e i risultati saranno positivi", dice ancora Giulia, "poi si vedrà. Una volta smesso con le gare non credo che farò l'allenatrice, non farò della scherma la mia vita anche se vorrei in qualche modo restare nel giro. Voglio laurearmi e poi lavorare nel marketing per esprimere la mia creatività".