La proprieta' intellettuale come dentro un film
Laurent Manderieux |
Anche un sacrificio d'amore può aiutare a capire meglio la proprietà intellettuale. Il sacrificio d'amore è il tema centrale di The Palm Beach Story, film di Preston Sturges del 1942 con Claudette Colbert e Joel McCrea. Una giovane sposa, per dare la possibilità al marito inventore di realizzare la propria idea, lo lascia, ma solo per convincere un miliardario a finanziarlo. Il film è una delle 16 pellicole scelte da Laurent Manderieux per indurre gli studenti del corso di Intellectual property and competition law (per il biennio in Economics and Management of Innovation and Technology) a ragionare in modo originale sui temi del diritto d'autore, dei brevetti d'invenzione e della proprietà intellettuale in generale, a partire da come essi vengono affrontati al cinema.
"Noi ci siamo soffermati su una sola scena del film", racconta Enrico Beltrame, uno degli studenti del gruppo che ha lavorato su The Palm Beach Story, "quella in cui l'inventore e il miliardario s'incontrano. E ci siamo chiesti di chi sarebbe stata la proprietà intellettuale in caso di finanziamento secondo le leggi vigenti negli Stati Uniti e in Europa nel momento in cui il film è stato girato e oggi. È stato un lavoro interessante", conclude lo studente, "e decisamente originale".
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Enrico Beltrame |
L'originalità è alla base del grande successo dell'iniziativa, con una novantina di studenti che hanno aderito su base volontaria. "Ma il coinvolgimento emotivo", afferma Manderieux, "è probabilmente alla base degli ottimi risultati della classe. A parte l'interesse intrinseco delle presentazioni e i punti supplementari ai quali il lavoro di gruppo dava diritto, questi ragazzi hanno ottenuto punteggi più alti del solito nei test autocorretti svolti in classe. L'utilizzo dei film ha permesso di rendere concreta una materia, il diritto, che, a volte, può ingiustamente risultare un po' astratta, ma che tocca molti aspetti del mondo che ci sta intorno e soprattutto dell'attività economica".
Lo sforzo che gli studenti hanno dovuto fare è stato quello di individuare i temi di diritto di proprietà intellettuale di ogni pellicola e di "reintellettualizzarli", dice Manderieux, "perché spesso nei film sono molto volgarizzati e non sempre affrontati in modo giuridicamente rigoroso. Si è trattato di vere e proprie ricerche universitarie condotte con la mia guida, fuori dal normale svolgimento delle lezioni".
L'innovazione metodologica è uno dei frutti del sesto workshop annuale dell'European Intellectual Property Teachers' Network (EIPTN), che si è tenuto alla Bocconi. "Mi ha colpito un'esperienza per certi versi analoga dell'Università di Nottingham, dove però si utilizza un solo film, di cui ogni gruppo affronta un aspetto legato alla proprietà intellettuale. Assegnando film diversi ho voluto dare più varietà all'esperienza degli studenti".
Il workshop dell'EIPTN ha funzionato anche in senso inverso e in questi mesi altri docenti di proprietà intellettuale stanno sperimentando nelle loro università metodologie che hanno avuto particolare diffusione alla Bocconi, come quella del moot, la discussione di casi ipotetici da parte degli studenti, che riproducono i ruoli e le dinamiche dei processi.