La luce o il buio dopo la crisi?
Guardare oltre e trovare la ricetta, se esiste, per ripartire. Della crisi economica si è detto molto, delle cause e delle responsabilità, raggiungendo posizioni abbastanza condivise. Quello su cui ancora c'è poca chiarezza è come ripartire.
A questo interrogativo cercherà di rispondere il convegno "Due anni dopo la crisi: la luce o il buio alla fine del tunnel?", organizzato dall'Associazione degli studenti Compagnia dei Leoni il 21 marzo, alle 17, in aula 1 di via Sarfatti, con la presenza di Alessandro Profumo, presidente European Banking Federation, già ad di Unicredit, Marco Morelli, dg vicario Banca Intesa San Paolo, Ennio Lamonica, dg Banca Carige, del consigliere delegato della Bocconi Bruno Pavesi e dei docenti della Bocconi Franco Bruni, Giancarlo Forestieri e Claudio Scardovi, moderati dal giornalista del Sole 24 Ore Alessandro Plateroti.
"Il convegno vuole indicare soluzioni, vogliamo ricavare un input diverso per ripartire", spiegano Tomaz Pahor e Ludovico Scollo, della Compagnia dei Leoni, "qualcosa che vada al di là, e integri, le nozioni teoriche apprese in aula".La Compagnia dei Leoni, nata lo scorso anno e rigidamente apolitica, "guarda con particolare interesse al mondo degli Alumni", dicono Pahor e Scollo, "la nostra idea di base è quella di creare un network tra studenti e mondo del lavoro, interagendo proprio con gli alumni e attingendo alla loro esperienza. Tramite eventi come questo convegno vogliamo offrire agli studenti delle vere e proprie lezioni dal vivo con chi ha esperienza sul campo".
Il convegno, organizzato in collaborazione con l'Associazione della Cattolica Laboratorio degli studenti, sarà anche l'occasione per presentare il libro di Claudio Scardovi, La sostanza del bianco, un giallo finanziario scritto con lo pseudonimo John Stitch.L'evento non rimarrà però isolato; spiega infatti Ludovico Scollo: "Stiamo già pensando a un convegno, molto importante, sul tema dell'ambiente e delle energie rinnovabili che vorremmo organizzare per giugno. Ma per scaramanzia non voglio dire di più".