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Ivo Invernizzi, obiettivo il capitale sociale del paese

, di Andrea Celauro
Alumno Bocconi, si occupa di finanza per Banco Popolare. La forma mentis appresa all'università lo ha spinto a supportarla

La prima volta è stata il party natalizio di due anni fa della Bocconi Alumni Association, cena durante la quale ha voluto contribuire alla raccolta di fondi per le borse di studio sostenute dalla BAA. Poi, l'idea di trasformare uno slancio occasionale in un gesto continuativo ha preso forma e, dopo una seconda donazione nel 2012, ha deciso di supportare regolarmente gli studenti meritevoli. "L'attività che svolgo oggi la devo alla formazione che ho ricevuto in Bocconi", spiega Ivo Invernizzi, che da gennaio è assistant treasurer e credit line specialist all'interno di Banco Popolare. "E non parlo solo delle competenze tecnico-scientifiche, bensì di una forma mentis che è peculiare di questa università. Quella che ti porta, ovunque tu lavori, ad avere sempre in testa la missione dell'azienda o dell'organizzazione". Una forma mentis, "laica, pluralista e libera", che "deve essere disponibile anche per chi ha il talento ma non ha i mezzi per sostenere i corsi". Da qui la motivazione di continuare ciò che aveva cominciato a quella cena del 2010. "Durante i miei anni in università ho visto diversi miei colleghi, grazie alle borse di studio, raggiungere obiettivi molto importanti", racconta Invernizzi. "Ma la cosa principale è che non si tratta di successi che giovano solo alla singola persona o all'immagine dell'università, ma vanno a vantaggio del capitale sociale e professionale del paese". Ivo Invernizzi, dunque, batte molto su ciò che deve spingere gli alumni a mantenere i contatti con l'università: "Non si stratta solo di opportunità di networking, che pure sono fondamentali, ma di aderire attivamente a un sistema di valori contribuendo a sostenerlo".