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Ivan e Pier brindano a Shanghai

, di Laura Fumagalli
Due giovani bocconiani aprono il loro winebar in Cina

In Shanxi Bei Lu, a Shanghai, dal 29 maggio c'è un nuovo locale. Sull'insegna campeggiano tre lettere: UVA. Non è un acronimo, è proprio la parola italiana che, scritta sulla vetrina di un winebar in un paese straniero, alletta i passanti con promesse enologiche cariche di aspettative. Ivan Icardi e Piercarlo Panozzo sono i due imprenditori venticinquenni che, dopo gli studi in Bocconi, hanno deciso di esportare il più rinomato prodotto italiano nel mercato cinese. Oltre a offrire degustazioni di vini di qualità accompagnate da una selezione di piatti italiani, infatti, presto Uva farà dell'importazione una parte importante del business: "Una piccola parte verrà venduta tramite il winebar, la restante verrà distribuita", spiega Ivan. Barbera, Moscato, Barolo, ma anche vini di altre regioni italiane e alcune etichette francesi e australiane.

Piercarlo Panozzo e Ivan Icardi

Anche se per ragioni diverse, la biografia di entrambi i soci contiene in nuce degli indizi che fanno della loro scelta una delle opzioni più naturali. Ivan ha alle spalle due generazioni di vignaioli, sia da parte del papà Claudio che da parte della madre Ornella Cordara. Cresciuto a Vaglio Serra, paesino dell'astigiano che sorge su un poggio verdeggiante tra i fiumi Belbo e Nizza, dopo la laurea specialistica in Management ha deciso di proseguire la tradizione familiare. Solo, un po' più lontano: non nelle Langhe, ma a Shanghai. E la meta costituisce il punto di incontro con Piercarlo, che dopo il triennio in economia aziendale si è trasferito a Shanghai per frequentare un master in economia e lavorare presso una trading company di vestiti. Dopo 5 anni, Pier ha capito che non era nell'industria dell'abbigliamento che vedeva il proprio futuro, così ha chiamato il compagno di studi e insieme hanno dato vita a Uva: "Abbiamo unito la conoscenza del mercato cinese di Pier e la mia esperienza nella produzione vinicola", spiega Ivan.

Uva si trova a nord del distretto finanziario Jing An Temple, "tra negozietti tradizionali, antichi centri di massaggi cinesi, negozi a luci rosse e studi artistici", racconta Ivan: "un piccolo quartiere in costante trasformazione che ricorda il Lower East Side di New York". Nei primi due mesi di vita ha ricevuto una buona accoglienza dalla clientela locale e straniera; in questo momento, però, molti residenti sono in vacanza, quindi l'attuale affluenza non è indicativa. Dopo l'estate, quando l'attività si assesterà sui ritmi di lavoro definitivi, è probabile che la squadra si amplierà ulteriormente. Per ora i due ragazzi hanno alle dipendenze tre cuochi (italiani), tre camerieri, un barista e due addette alle pulizie

Il locale, interni in legno, un bancone centrale circondato da sgabelli alti e sormontato da lampade a sospensione e grandi specchi alle pareti, è contraddistinto da un'atmosfera accogliente e "casereccia", la definiscono i proprietari, che allo studio del design hanno dedicato molta cura.

"Stiamo spingendo molto sui social network, che qui funzionano in modo ancora più efficace", spiegano, "e in particolare stiamo puntando su Sina Weibo", che è un po' un mix tra Facebook e Twitter, e che in Cina va per la maggiore. E infatti basta fare una breve ricerca sul web per scoprire che Uva ha già ricevuto delle recensioni entusiastiche da parte di alcuni siti locali, che gradiscono soprattutto l'ottimo rapporto qualità-prezzo, il servizio attento e l'aperitivo speciale del venerdì, che è serata Spritz: con 35 Yuan, l'equivalente di meno di 5€, ti portano anche i piattini da stuzzicare, in perfetta tradizione italiana (milanese, in realtà). Ivan non è solo un enologo esperto, ma anche un amante della cultura cinese: "La mia conoscenza dei gusti locali mi aiuta a consigliare sempre i vini più adatti ai miei clienti", spiega con una punta d'orgoglio.

Trasferirsi da un comune di 280 abitanti alla più popolosa città cinese può essere leggermente scioccante, ma Ivan non sembra farci caso: "Non sento la mancanza della mia terra, qui non mi manca niente". Nel mondo globalizzato 'casa' è ovunque ci sia possibilità di realizzare le proprie ambizioni. E poi "qualche sabato fa", raccontano, "Uva ha ospitato una festa per una clientela un po' speciale: gli studenti Bocconi che stanno frequentando il double degree in Management alla Fudan University".