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Il futuro e' nell'impresa giovane

, di Davide Ripamonti
Un convegno sulle start-up il 15 novembre in Bocconi. Tra gli ospiti, il console Usa Kyle R. Scott e Alessandro Fusacchia, consigliere del ministro Passera

Saranno le start-up a salvare l'Italia? O non si tratta, piuttosto, di una gigantesca illusione destinata a sgonfiarsi? Per rispondere a questi e ad altri interrogativi Italian Business & Investment Initiative Youth promuove, con B.Lab Alleanza Liberale, il 15 novembre, alle 18, presso l'aula magna di via Gobbi 5 dell'Università Bocconi, il convegno "Creazione di start-up e internazionalizzazione: casi di successo e opportunità concrete", occasione anche per lanciare il progetto "IB&II Youth".

"Sarà l'opportunità anche per vedere dall'interno come una nuova impresa nasce e si sviluppa", dice Marco Credendino, studente di International management alla Bocconi e, assieme a Alberto Dagnano (studente di Finance), tra i fondatori di IBB&II Youth, "ma anche di intavolare una discussione sul futuro economico di questo strumento". L'associazione si prefigge l'obiettivo, prosegue Credendino, "di promuovere la creazione d'impresa facilitando l'accesso a risorse umane e capitali e si propone lo scopo di diventare un punto di riferimento fondamentale per i giovani italiani e tutti gli operatori dell'innovation value chain".Durante il convegno, a cui parteciperanno, tra gli altri, Kyle R. Scott, console generale degli Stati Uniti, Alessandro Fusacchia, consigliere per il ministro dello Sviluppo economico, Francesco Perrini, Università Bocconi, Giorgio Mulè, direttore di Panorama, verranno presentati alcuni casi di successo (Fulbright Best, Innogest, Italian Business & Investment Initiative, Mind the Bridge, Mind the Seed) e si discuterà anche di cosa le istituzioni e le università possono fare per favorire lo sviluppo delle imprese.