Il cinema attraverso e attraversa la crisi
Come si comporta il mondo dell'arte nei periodi di crisi? Edoardo Winspeare racconta la sua esperienza da 'regista low cost' in occasione della presentazione del suo nuovo film In grazia di Dio. Accanto al regista salentino, l'amico Maurizio Nichetti ricorda come l'arte sia sempre in crisi dal punto di vista economico, ma è proprio nelle condizioni più difficili che spesso vengono fuori i capolavori. "Per esempio", dice Nichetti, "Il Neorealismo nasce come cinema di necessità: non c'erano soldi e i registi non avevano budget, utilizzavano pellicole 'rubate' ai documentari di guerra americani, giravano con la cinepresa scene per le strade e non ricostruite in studio".
Questa mattina l'associazione studentesca Actmb Cinema – Cineforum Bocconi ha invitato Filippo Giordano, Maurizio Nichetti, il regista Winspeare, il produttore Alessandro Contessa e l'attrice Celeste Casciaro, a confrontarsi sul tema del cinema, e dell'arte in generale, in tempo di difficoltà economiche e sulla crisi vista attraverso il cinema. Punto di partenza di questa riflessione è proprio il nuovo lavoro cinematografico di Winspeare che sarà in programmazione nelle sale cinematografiche dal 27 marzo.
Il film, presentato alla 64a edizione del Festival Internazionale di Berlino, in selezione ufficiale nella sezione Panorama, ha avuto costi di produzione bassissimi (attori non professionisti salentini, scene girate nel raggio di cinque chilometri, con pochi mezzi scenografici). Winspeare racconta la "storia di una famiglia salentina in tempo di crisi economica. La crisi sta sullo sfondo, è un pretesto per raccontare le vicende di questa famiglia che vende tutto, si trasferisce in campagna e riscopre i valori della vita comune, il senso di appartenenza alla natura e alla terra d'origine: impara a stare bene dove si sta".
In grazia di Dio, rappresenta bene l'estetica del regista: "Il mio è un cinema personale, in circa vent'anni di carriera ho girato una decina tra cortometraggi e lungometraggi, storie che raccontano una piccola realtà locale, che non si rivolge al mercato globale, quello che fa riferimento a Youtube". Nichetti commenta che "i film di Winspeare fanno pensare, non aderiscono a eventi eccentrici e provocatori che attirano l'audience. Raccontano storie normali, che riguardano la maggior parte di noi, non le eccezioni". Winspeare, per raccontare le sue storie di tutti i giorni, ha sempre lavorato con produzioni indipendenti (a parte per Galantuomini del 2008, co-prodotto da Acaba Produzioni, Rai Cinema e Ministero per i Beni e le Attività Culturali), il che gli ha permesso di mantenere coerente la propria poetica: "Quando si lavora con grandi produzioni le idee del regista devono fare passi indietro rispetto alle necessità della produzione", si tende, con le grandi produzioni, a raccontare stereotipi sempre uguali "lavorando in modo indipendente, invece, ho la possibilità di raccontare mondi diversi, e credo che la bellezza dell'Italia stia proprio nella sua varietà".