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I sociologi della cultura sbarcano in Bocconi

, di Andrea Celauro
Domani il via alla tre giorni (7-9 ottobre) di Culture and the making of worlds, conference del Network di ricerca Sociology of culture

Analizzare e discutere il ruolo della cultura e dell'arte negli attuali contesti sociali, economici e politici. Con questo macro obiettivo comincia domani all'Università Bocconi "Culture and the making of worlds", la terza mid-terme conference del Network di ricerca Sociology of culture. La conferenza internazionale (www.esaculturebocconi2010.org), che riunirà dal 7 al 9 ottobre nell'ateneo di via Sarfatti 260 studiosi da 36 paesi, per un totale di 50 sessioni parallele, è organizzata dall'European sociological association (Esa) con la collaborazione scientifica del Centro di ricerca Art, science and knowledge (Ask) della Bocconi.

Tre giorni di confronto internazionale, tutto in inglese, che prevederà anche due tavole rotonde aperte al pubblico: la prima, "I make art" il 7 ottobre alle 17 in Bocconi, dedicata a come si sta evolvendo il mondo dell'arte contemporanea e il mercato che ne consegue; la seconda, "The raising and the setting of the 'cool'", l'8 ottobre alle 17.30 alla Triennale di Milano, incentrata sul tema delle icone culturali. Tra i paper di ricerca che saranno presentati, diversi anche quelli di docenti e ricercatori della Bocconi. Tra questi, ad esempio, The economic value of cultural project: on evaluation and beyond measurement, di Ilaria Morganti e Massimiliano Nuccio, che, attraverso lo studio dell'esperienza del Festival musicale Mito, si concentra sulla valutazione dell'impatto delle iniziative culturali. In particolare, sottolinea come un modello di valutazione basato esclusivamente sull'impatto economico non restituisca a pieno la dimensione dei risultati di iniziative culturali differenti. Con la ricerca Copyright, Anti-circumvention Tecnhologies and Freedom of Speech, Oreste Pollicino ha analizzato, insieme a Enrico Bonadio (University of Abertay, UK), l'incidenza delle misure di protezione introdotte sul web a tutela del diritto d'autore, evidenziando come tali misure (che possono bloccare, ad esempio, la fruizione di foto o contenuti musicali) rischino effettivamente di rappresentare una limitazione della libertà di manifestazione ed espressione artistica. La trasformazione della qualità del fotogiornalismo con l'avvento della fotografia digitale e con il diffondersi sul mercato delle agenzie di fornitura di immagini a prezzi contenuti, è il tema del lavoro di Marina Nicoli, Commodization of images: the changing landscape of fotojournalism. Una trasformazione che, se da un lato ha portato a un generale stato di crisi del settore, tuttavia contiene al proprio interno quegli elementi che potrebbero rilanciarla.

Alex Turrini e Isabella Soscia, con Andrea Maulini (Piccolo Teatro di Milano), hanno invece indagato sull'utilità dello strumento internet nell'allargare il bacino di utenti delle istituzioni di spettacolo e dei teatri. Ciò che emerge in Till death do us apart: does internet matter in attracting new audience in the performing arts? è che il web è più utile per fidelizzare chi già frequenta il teatro piuttosto che per i nuovi utenti.