I paesaggi della memoria
Si inaugurano lunedì 17 gennaio alle ore 18 nella sede di via Sarfatti 25, per chiudersi il 4 marzo, le mostre di Domenico Fazzari (Foyer Sala Soggiorno, lun-ven 8-19, sabato 8-15) e Maria Samonà (Sala Ristorante, lun-ven 9-12).
"Quello di Fazzari è uno studio fatto di passeggiate, ad arrampicare sui monti calabri, in compagnia della cadenza dei propri passi a misura del pensiero", scrive Maria Fratelli, conservatore della Galleria d'arte moderna, dell'artista nato a Mammola (Reggio Calabria) nel 1970. "Ha cominciato a dipingere paesaggi", prosegue Fratelli, "dopo una lunga strada iniziata diplomandosi all'Istituto d'Arte di Locri e alla Scuola di illustrazione del Castello Sforzesco, a Milano. Nasce dall'esperienza del cantiere quale memoria della bottega, la conoscenza approfondita, artigianale e artistica, della pittura murale antica, dell'affresco, della pittura a calce".
Maria Samonà Furcht (Palermo 1932-Milano 2006) ha iniziato gli studi artistici a Roma, con i maestri Mafai e Guzzi, per poi perfezionarsi all'Accademia di Brera di Milano con il maestro Purificato. "Partita dalla raffigurazione di un mondo carico di significati simbolici", scrive di lei G.P. Manfredini, "la Samonà è approdata alla rappresentazione di temi mitologici legati sovente alla Magna Graecia conosciuta fin da bambina".