Guarda (il computer) e impara
Tre ore e mezza di confronto informale tra docenti curiosi e attivi nell'esplorazione delle potenzialità della tecnologia applicata alla didattica, con un franco scambio di opinioni sui risultati raggiunti e la speranza di affrontare queste tematiche in Università in modo sempre più coordinato. È stata questa l'essenza del primo E-learning camp che ha coinvolto, ieri sera, una ventina di docenti Bocconi su iniziativa del delegato del rettore per l'e-learning, Ferdinando Pennarola.
Le iniziative non mancano, a partire dalla sperimentazione a lezione dei tablet (piccoli computer portatili che, grazie alla presenza di un digitalizzatore, permettono al docente di scrivere a mano sullo schermo attraverso particolari penne e di proiettare il contenuto sulla lavagna), promossa da alcuni docenti del Dipartimento di scienze delle decisioni, alla simulazione di sito internet di un comune, utilizzato dai docenti di economia e management delle amministrazioni pubbliche per sviluppare un business game, al quale potrebbero seguirne altri, passando dalle iniziative di webcasting e di corsi online, già disponibili soprattutto per gli studenti in stage o scambio all'estero.
A testimonianza del fatto che gli strumenti a disposizione dei docenti, in questo campo, si stanno moltiplicando, ieri sera è stata presentata la personalizzazione Bocconi di un sistema di videoconferenza, utilizzabile soprattutto per il ricevimento degli studenti a distanza.
Ad ogni modo, è apparso chiaro a tutti che, in un panorama tecnologicamente vario e ricco, non esiste la soluzione ottimale per tutte le esigenze. "La tecnologia deve essere tagliata sulle caratteristiche del corso", hanno concordato tutti.